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I tagli in Sanità peggio di Attila ma “Al Peggio non c’è mai fine”

image001Roma, 13.09.2016 – Ridisegnare la nuova Governance della Salute è l’obiettivo del simposio  “Modelli innovativi di Governance e riforma dell’art. 117 del Titolo V” organizzato dall’Associazione Culturale “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti”. Nel corso della mattinata sarà presentato un primo documento di sintesi, frutto di cinque mesi di lavoro con gli stakeholders del comparto nazionale della Salute riuniti all’interno del Tavolo indipendente promosso dall’Associazione”. Documento che delinea e puntualizza, in 10 punti che saranno offerti al dibattito politico nazionale, un importante restyling del SSN, con l’obiettivo di ripensare – tra gli altri – il rapporto tra Governo centrale e Regioni, il ruolo dell’innovazione, il ruolo delle associazioni di pazienti, le relazioni tra ricerca e industria.

 

I tagli lineari come strategia di razionalizzazione della spesa sanitaria nazionale – dichiara Claudio Giustozzi, Segretario Nazionale Associazione Culturale “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” – hanno mostrato tutta la loro fallacia, lo dice la Corte dei Conti la spending review sta mettendo a rischio l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari” e lo ribadisce l’Istat “aumento della mortalità nel 2015, 54 mila decessi in più rispetto al 2014”.  Facile ipotizzare una correlazione tra le politiche di definanziamento della sanità e la malasanità, fino a domandarsi se quest’ultimo fenomeno stia diventando non un’eccezione al sistema, ma la sua reale rappresentazione. D’altra parte la cronaca è ricca ogni giorno di casi di persone curate male o non curate affatto, di storiche liste d’attesa, di ticket da pagare, e, tutto in assenza di servizi.Quella, cioè, che in sintesi si può definire una specifica politica di tagli alle tutele e ai Diritti sanitari”.

 

In Toscana, come letto sui giornali, ammontano a 20-25 milioni di euro/anno le spese di risarcimento per i casi di Malasanità e la Sardegna è arrivata a ben 67 milioni di euro tra il 2012 e il 2014. E non dimentichiamo come nel Lazio, e in molti ospedali del Sud Italia, le terapie intensive neonatali sono state messe in ginocchio dal blocco del turnover e dai tagli, con l’assistenza ai piccoli pazienti sempre più variabile in base alla regione di provenienza.

 

“Molti altri esempi potrei elencare – continua Giustozzi – ma, da Segretario nazionale dell’Associazione, mi preme, invece, ricordare i presunti 570 casi di malasanità approdati, tra aprile 2009 e dicembre 2012, alla Commissione di Inchiesta della Camera sugli errori in campo sanitario 400 dei quali avrebbero portato alla morte del paziente. Possiamo definirli presunte “Vittime della Sostenibilità” o “Casi di Malasanità?”.

 

E la Sanità Negata è in aumento, scrive il Censis “Erano 9 milioni nel 2012, sono diventati 11 milioni nel 2016 (2 milioni in più) gli Italiani che hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie nell’ultimo anno a causa di difficoltà economiche, non riuscendo a pagare di tasca propria le prestazioni. Fenomeno che riguarda, in particolare, 2,4 milioni di  anziani e 2,2 milioni di millennials”.

 

Siamo agli ultimi posti tra i Paesi Ocse per la spesa sanitaria destinata alla prevenzione (4,1%) un dato che dovrebbe farci gridare allo scandalo, soprattutto di fronte ai nuovi tagli previsti nel DEF  I tagli alla Sanità per i prossimi anni sono stati già decisi in una recente Intesa Stato Regioni, faranno scendere la spesa sanitaria a -3,5 mld nel 2017 e -5 mld dal 2018. Ciò significa che la spesa sanitaria in percentuale sul PIL, come ipotizzata dal DEF, scende dal 6,8% attuale (già sotto la media dei Paesi Ocse) al 6,7% del 2017, al 6,6% del 2018 fino al 6,5% del 2019, incredibile a credersi, al di sotto del livello di rischio per la salute indicato dall’OMS. Un colpo ben assestato al SSN ed ai malati tirato dallo stesso Premier Renzi il quale sulla sanità si limita ad intervenire (e di rado) con due tormentoni: riduzione del numero delle poltrone dei manager e degli sprechi, uniformare il costo delle siringhe.

L’Associazione rifiuta la protesta a favore del dialogo e della proposta, secondo il motto dossettiano“Riflessione in azione” e da anni è impegnata a garantire che il fondamentale diritto alla Salute mantenga il suo carattere di universalità e di equità nell’accessibilità alle cure per ogni cittadino.

 

Il documento ampio e puntuale che l’Associazione presenterà giovedì 15 offre contenuti e prospettive a supporto di quella che si presenta come una delle maggiori sfide che lo Stato e le Regioni si trovano ad affrontare, la Sanità, ANCHE IN VISTA DEL VOTO REFERENDARIO AUTUNNALE. In questo momento storico così impegnativo per il nostro Paese è importante sviluppare politiche chiare e non approssimative proprio nell’ambio della Sanità, tese, tra gli altri interventi – conclude Giustozzi – ad istituire un Super Ministero della Salute e delle Politiche Sociali che possa superare una visione a compartimenti stagni dei capitoli di spesa socio-sanitaria e farmaceutica, in difesa dell’Art. 32 della nostra Costituzione e del diritto inalienabile alla Salute”.

 

Quello alla Salute, infatti, non è un diritto minore, occasionale o residuale, ma uno dei capisaldi e dei fondamenti della nostra Repubblica, fondata sul lavoro e sul riconoscimento di valori universali.

 

Claudio Giustozzi (Segretario nazionale 347.3778006)

 

 

Al Tavolo sono stati invitati a partecipare autorevoli costituzionalisti, esponenti istituzionali nazionali e locali, i soggetti e le organizzazioni coinvolte nel settore della Salute.

 

Scheda convegno e Iscrizione

 

 

Hanno confermato la loro presenza

 

Il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni

 

Il Costituzionalista Franco Gallo

 

 

Alessandra Balestrazzi Associazione Italiana Medici Oculisti

 

Luciano Basile – Federazione Italiana Medici Pediatri

 

Luigi Boggio – Assobiomedica

 

Giuseppe Boriani – Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione

 

Antonio Carolei – Italian Stroke Organisation

 

Onofrio Casciani – Società Italiana Tossicodipendenze

 

Luciana Chessa – Società Italiana di Genetica Umana

 

Giuseppe De Marco – Avvocato

 

Lorenzo Maria Donini – Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare Anoressie, Bulimie, Obesità

 

Antonio Lirosi Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners

 

Francesca Mastroianni – Agenzia Italiana del Farmaco

 

Marino Nonis – Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini

 

Alfredo Nunziata – Akros BioScience

 

Marcello Pani – Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie

 

Maddalena Pelagalli – Associazione Persone con Malattie Reumatiche

 

Francesco Perrone – Alleanza contro il Cancro

 

Annarosa Racca – Federfarma

 

Francesco Ripa di Meana – Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere

 

Lidia Strigari – Associazione Italiana di Fisica Medica

 

Domenica Taruscio – Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità

 

Marina Vanzetta – Federazione dei Collegi degli Infermieri

 

Franco Vimercati Federazione delle Società Medico-Scientifiche Italiane

 

Giuseppe Zuccatelli – Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali

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