Comunicati Stampa

Facebook ed il video delle bulle: una denuncia

Calci, pugni, schiaffi e sangue:

per Facebook il video delle bulle

“rispetta i nostri standard della comunità”

Denunciato il caso alle autorità giudiziarie

 

Nelle stesse ore in cui piangiamo la morte di Tiziana Cantone, una giovane ragazza di Mugnano, nel napoletano, vittima di un incomprensibile ed inaccettabile caso di cyberbullismo, il  sistema di sicurezza  di Facebook mantiene sul social un video dai contenuti  raccapriccianti.

Nel video: la giovane vittima viene raggiunta da una coetanea che si lancia su di lei colpendola ripetutamente alla testa, la violenza non si arresta neanche quando la ragazza cade a terra e continua ad essere presa a calci anche da altre bulle, il filmato, che dura circa 1 minuto, si chiude con il naso della vittima pieno di sangue. Ecco il link: https://www.facebook.com/646026382112048/videos/984719224909427/

 

Irricevibile la risposta ricevuta, sia da noi che da altri utenti che ci hanno segnalato il caso: “Abbiamo determinato che rispetta i nostri standard della comunità” ha scritto Facebook.

 

È inaccettabile che uno dei social network, più utilizzati dai minori, permetta che un contenuto di tale violenza sia visibile a chiunque e, ancora più grave,  fornisca un sistema di segnalazione così scadente. Abbiamo in queste ore provveduto a segnalare il caso anche all’autorità giudiziarie.

 

Siamo preoccupati per i nostri figli, riguardo l’uso di Facebook che dichiara di mantenere il “sito sicuro e accogliente per tutti”,  che contrattualizza l’entrata al social anche ai minori dai 13 anni in su, senza il consenso formale dei genitori ed in piena violazione delle norme italiane a tutela dei minori, che vietano ai minori  di sottoscrivere contratti.

Ufficio Stampa Moige:

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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