Nozze di Rame… per il Terremoto
Con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli
Una sola data, una serata unica, ma stavolta in scena va la solidarietà. Torna sul palco a Tivoli, venerdì 30 settembre alle 21, “Nozze di Rame … Forse”, lo spettacolo degli avvocati diretto da Enrico Vanzina, con un appuntamento destinato a raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia.
Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, paesi distrutti dal sisma del 24 agosto scorso, che ora cercano faticosamente di tornare per quanto possibile alla normalità. Per aiutare queste popolazioni, la compagnia gli “Incerti del mestiere“, composta da legali con la passione per il teatro, ha deciso di riportare in scena un grande successo della passata stagione, “Nozze di Rame… Forse”, coinvolgendo nel progetto anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli, che ha offerto il proprio patrocinio per la serata. Una sola data, il 30 settembre appunto, il cui intero ricavato verrà devoluto per aiutare Gabriele, 8 anni, che nel terremoto ha perso la mamma Letizia, il papà Gianluca e la sorellina di 10 anni, Martina. La famiglia si trovava a Casale, frazione di Amatrice. Il piccolo ora è stato affidato a una zia. Il ricavato della serata di Tivoli sarà un piccolo contributo per cercare di garantirgli un futuro migliore.
L’appuntamento è per le 21 al Teatro Giuseppetti di Tivoli, in vicolo dell’Inversata, 5.
Per contatti e interviste, ufficio stampa: tel. 331 14 85 613; mailincertidelmestiere@gmail.com
Di seguito qualche cenno sulla compagnia e la sinossi dello spettacolo.
Un matrimonio in bilico dopo dieci anni – alla vigilia delle nozze di rame appunto – per colpa di un prete che prete non era. Un altro sacerdote che cerca di metterci una buona parola, anche se non richiesta. E poi un avvocato forse troppo zelante, gli immancabili amici e vicini di casa che non lesinano consigli a volte fuori luogo, un eccentrico tecnico dell’ascensore. Ecco “Nozze di rame… Forse”, una divertente commedia degli equivoci nella quale recita una compagnia d’eccezione: gli “Incerti del mestiere”, composta da avvocati, che quindi di cavilli e diritto matrimoniale certo se ne intendono.
A dirigere la squadra, la mano sapiente di un regista come Enrico Vanzina, che per questo spettacolo abbandona il grande schermo e si misura col brivido del palcoscenico. Il tutto a titolo d’amicizia. A firmare la piece, Tiziano Lepone, autore dei testi, oltre che attore protagonista nei panni di Gino, marito tifosissimo della Roma, a quanto pare non troppo deluso nello scoprire che il suo matrimonio con Adele – la brillante Barbara Mecucci – rischia di non avere più alcun valore. In scena anche Aldo Minghelli, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma, il simpatico padre Ampelio; Marco Di Lotti, avvocato nella vita e nella parte, Alessandro Coccoli e Cristina Cristilli, i vicini di casa; infine Giuseppe Rombolà, l’ascensorista. A condire il tutto, la romanissima passione per il calcio e la brillante radiocronaca di due voci che i tifosi della capitale conoscono perfettamente: Patrick vom Bruck e Carlo Zampa!
Sinossi
Cosa accadrebbe se alla vigilia dell’anniversario del decimo anno di matrimonio, due coniugi venissero a scoprire che il prete che ha celebrato il loro matrimonio, in realtà non era un prete? È quanto accade a Gino e Adele, i quali, alla vigilia della cena organizzata per festeggiare le nozze di rame (10 anni di matrimonio), vengono sopraffatti da una notizia sconvolgente: si sono “bevuti” Don Alfio, sacerdote che alcuni anni prima aveva sposato la coppia. Dopo un primo momento nel quale i due coniugi rimangono sbigottiti, inizia una diversa conflittuale interpretazione della nuova realtà: per il marito nasce la convinzione di essere tornato celibe, libero e quindi semplice convivente, per la moglie, invece, il matrimonio resta valido e la realtà non cambia. Il tutto viene condito dai preziosi consigli di una coppia di amici che abita al piano di sopra, di un prete “casualmente” in visita per la benedizione della casa, di un avvocato impiccione che abita al primo piano e di un eccentrico operaio intervenuto a riparare l’ascensore. Sullo sfondo il nuovo acquisto della Roma, Bucio, attaccante del Botswana, e la lotta dei mariti per la riconferma del proprio abbonamento allo stadio.