Salute

Spreco alimentare 1.3miliardi di tonnellate di cibo all’anno

Nel mondo si sprecano enormi quantità di cibo che equivalgono a circa 1.3miliardi di tonnellate all’anno

Lo spreco alimentare è un grave problema internazionale che riguarda tutti i Paesi, Italia compresa. Riducendo gli sprechi sarebbe possibile raggiungere obiettivi molto importanti come il combattere la fame nel mondo e rispettare l’ambiente. Buttare il cibo contribuisce a far crescere le dimensioni delle discariche e le quantità di emissioni dannose, senza dimenticare l’uso vano di preziose risorse, come per esempio l’acqua.

Lo spreco alimentare nel mondo

Secondo la Coldiretti, che ha elaborato i dati della Fao, le quantità di alimenti buttati sono pari a ben 1.3miliardi di tonnellate. In Italia, la situazione è altrettanto drammatica, ma la crisi economica ha contribuito ad un’inversione di tendenza,come si evince da uno studio condotto da Coldiretti IxT. Dai dati emerge che la maggioranza dei nostri connazionali, esattamente il 60%, nell’ultimo anno ha ridotto la quantità di alimenti buttati. Nel 37% dei casi si compra meno mentre il 75% fa acquisti in maniera più consapevole; l’indagine ha svelato che il 34% degli italiani legge attentamente la data di scadenza dei cibi e l’11% dona gli alimenti a chi ha più bisogno.

La Fao ha sottolineato che intervenire direttamente sullo spreco di cibo è fondamentale non solo per risolvere il problema della fame nel mondo ma anche per ridurre l’impatto ambientale e preservare l’ambiente. Il Direttore della Fao ha sottolineato che circa 1/3 del cibo acquistato viene sprecato, creando dei gravi problemi per l’ecosistema.

Ridurre gli sprechi alimentari

Per controllare ed evitare gli sprechi alimentari è importante fare la spesa con consapevolezza, acquistando le quantità di cibo necessarie, senza esagerare. Se si scelgono grandi confezioni è importante verificare la data di scadenza.

In negozio bisogna leggere l’etichetta, preferendo i cibi con una data di scadenza più lunga.

A casa, è fondamentale fare, periodicamente, un controllo della dispensa e del frigorifero, in modo da individuare gli alimenti a scadenza ravvicinata.

Gli avanzi possono essere utilizzati non soltanto nel pasto successivo ma anche congelati, dopo esser stati opportunamente sistemati all’interno di appositi sacchetti. In alternativa si possono trasformare in deliziosi piatti del recupero, come la frittata di pasta, le polpette o le zuppe. Vi sono dei cibi che anche dopo la data di scadenza possono essere ancora commestibili, come la pasta, i biscotti, i pelati ed il riso. Prima di consumarli però è necessario osservare l’aspetto del prodotto, verificando che non vi siano tracce di insetti, muffa o altre alterazioni dell’aspetto o dell’odore.

 

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