La terza edizione di GialloFerrara sarà internazionale
Da La psichiatra di Dorn a I fiumi di porpora di Grangé, partendo per Roma Criminale
Il Festival GialloFerrara indossa il cappotto e sceglie una cornice più intima e oscura per gli appassionati del genere. 11, 12 e 13 novembre saranno i giorni dell’unico weekend dedicato al giallo d’autore, quando l’intero centro della città estense si trasformerà in una scena del crimine en plein air, in un salotto d’eccezione pronto ad accogliere le firme del thriller internazionale. Seguendo le copertine storiche dei Gialli Mondadori nelle vetrine intorno alla piazza e la scia di impronte colorate, ci si imbatterà nei luoghi del brivido. Non a caso, l’hashtag che si sta diffondendo sui social è #FollowTheYellow. Il legame tra il giallo di tradizione e le nuove frontiere della fiction, o dell’inchiesta giornalistica, è stato messo in risalto dalla scelta delle location. Oltre che dal Comune e dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, un programma tanto ricco è stato possibile grazie ad Assicoop Modena&Ferrara che, in qualità di main sponsor, si è spesa per il futuro della lettura.
Venerdì 11, alle 17, Palazzo Paradiso sarà tutto per “Donne e noir, una difficile convivenza”, che metterà Sara Bilotti, Grazia Verasani e Patrizia Rinaldi al centro di una tavola rotonda moderata dalla giornalista Camilla Ghedini. Il weekend incalzerà alla libreria Ibs+Libraccio con penne del calibro di Enrico Pandiani, Andrea Molesini e Gianni Simoni, o focalizzandosi su argomenti ancora tiepidi, come “Roma, città eterna e criminale”, che vedrà confrontarsi gli scrittori Luca Poldelmengo, Fabrizio Roncone, Mirko Zilahy e Romano De Marco.
Per il primo anno il festival accoglierà due scrittori stranieri che hanno lasciato il segno in Italia: sabato 12, alle 21, il Ridotto del Teatro Comunale si illuminerà per Wulf Dorn, una voce potente del thriller d’Oltralpe, mentre il gran finale spetterà a La Feltrinelli, domenica 13, alle 21, quando farà il suo ingresso Jean-Christophe Grangé, autore e sceneggiatore de I fiumi di porpora. Ricordate le indagini di Jean Reno? Ecco, il francese farà tappa a Ferrara per presentare Il rituale del male (Garzanti), insieme al curatore Alberto Amorelli e Marcello Simoni. D’altronde, la manifestazione ha la fortuna di vantare un testimonial che con i suoi romanzi sta girando il mondo, che da subito ha sostenuto l’Associazione Gruppo del Tasso nell’impresa: «Gli eventi come GialloFerrara – afferma lo scrittore – rappresentano un’ondata di ribellione, una controtendenza rispetto alla tv spazzatura e al disinteresse verso la lettura che dilaga, purtroppo, in Italia. Le iniziative dedicate a far apprezzare gli universi della narrativa, e della creatività in generale, infondono nuova linfa non solo agli ambienti degli “addetti ai lavori”, ma anche alle città che le ospitano e a tutto ciò che ruota intorno a esse».
Altra novità sarà il workshop di sabato, dedicato alla scrittura creativa, in programma dalle 10 alle 13, nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea. Grazie all’appoggio di Massimo Carlotto, il collettivo Sabotage delle Edizioni E/O si è avvicinato con interesse alla fucina che il festival ferrarese sta alimentando, perciò ha valutato di concedere il proprio marchio, oltre che il supporto, alla realizzazione del breve corso. Insieme a Piergiorgio Pulixi i narratori in erba indagheranno il percorso letterario che porta alla realizzazione di un libro thriller o noir, scoprendone i retroscena. Invece con Paolo Foschi il pubblico avrà la possibilità di approfondire il processo di ideazione, stesura e correzione di un giallo classico.
Per qualsiasi informazione il programma completo è già sul sito www.gialloferrara.it, o sulla pagina www.facebook.com/ GialloFerrara.