Fine settimana: mangiare male predispone a malattie
La flora batterica intestinale può essere ridotta e danneggiata anche in tempi ridotti, per esempio nel corso di un fine settimana
Il fine settimana è vissuto come un momento di rilassatezza e di abbandono di un regime alimentare regolato e sano. Consumare cibi molto calorici, eliminare le fibre ed abbondare con le porzioni favorisce l’insorgenza di molte patologie e riduce il microbiota intestinale. Mangiare male, anche per pochi giorni, altera la flora batterica predisponendo a numerose malattie.
I batteri intestinali e l’alimentazione
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Molecular nutrition and food research dimostra che sono sufficienti tre giorni di sregolatezza per mettere a rischio il benessere dei batteri intestinali. I ricercatori hanno sottolineato che cambiare la dieta a partire dal venerdì fino alla domenica può avere effetti negativi sul microbiota intestinale con pesanti conseguenze sulla salute. Tre giorni di alimentazione non corretta incide negativamente su alcuni ormoni, come la leptina, responsabile anche del senso dell’appetito e la glicemia. Gli effetti sono numerosi e comprendono malattie croniche come, per esempio, il diabete e uno stato di infiammazione generale. Ridurre la quantità di fibre e consumare cibi ricchi di calorie è dannoso anche per la forma fisica perché crescono le possibilità di andare incontro ad obesità o sovrappeso. Mangiare scorrettamente ha delle ripercussioni che si protraggono nel tempo perché i batteri buoni, una volta eliminati difficilmente possono essere ripristinati. La ricerca dimostra che alimentarsi in modo sano soltanto per qualche giorno produce un microbiota del tutto simile a quello di coloro che prediligono il cibo spazzatura.
L’importanza delle fibre
Le fibre sono indispensabili per mantenere in salute i batteri intestinali e per prevenire numerosi disturbi, come per esempio la stitichezza. Le fibre si distinguono fra solubili ed insolubili in base alla loro capacità di disciogliersi nell’acqua. Le fibre migliorano il transito intestinale perché rendono le feci più morbide e voluminose e permettono di ridurre l’assorbimento intestinale di zuccheri e grassi. Un corretto apporto di fibre può limitare l’insorgenza di malattie gravi, come i tumori in particolare quelli a carico del tratto intestinale. Le fibre sono fondamentali anche per coloro che devono perdere peso o seguono un regime ipocalorico perché permettono di saziarsi velocemente e a lungo.
Le fibre sono presenti, in percentuali differenti, nelle verdure, nella frutta sia fresca che secca. E’ molto ben rappresentata nei legumi e nei cereali integrali che possono essere consumati sotto varie forme, compresa la farina.