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Carte d’Artista _ mostra collettiva di arte del riciclo_

imageHa inaugurato Domenica 11 Dicembre all’EcoLab, via Croce Rossa 8, Messina, la mostra collettiva di arte del riciclo  “Carte d’artista” a cura di Linda Schipani.e presentata dal critico Gigi Giacobbe.In mostra le opere di 27 artisti siciliani, realizzate tutte su uno stesso materiale,  una  particolare carte con stecche lignee, un tempo impiegate nella costruzione dei trasformatori di corrente, oggi reperto industriale. Ognuno ha avuto un metro di questa carta dielettrica, un’ interessante sfida che ormai da nove anni la Schipani, ingegnere per l’ambiente e artista, lancia a diversi artisti  distribuendo loro un peculiare scarto legato all’industria elettrica;  un progetto nato nel 2008 sotto il marchio di Ecolectric Design.

La mostra è ospitata in una sala rettangolare adibita negli anni ’60 ad officina elettromeccanica poi,negli anni novantasede della televisione TCF. Qui le opere sono esposte sulle pareti e sul palco centrale, accompagnate da alcune opere delle precedenti edizioni, oggi collezione privata in mostra permanente negli spazi dell’EcoLab.

L’allestimento ha raggruppato le opere per tema, forma o colore in modo da esaltare la varietà d’interpretazione che ogni artista ha dato all’oggetto con tecnica libera, seguendo la personaleispirazione e  il proprio linguaggio.

Il tema del Mare è forse il più presente, Pasquale Marino e Alexandra Stralucica lo hanno frammentato tra le stecche della carta, Giorgio Cristina, da Palermo,  ha parlato dei migranti caduti, riportando sul fondale marino i loro nomi, Mauro Cappotto, di Capo d’Orlando,  lo ha visto attraverso una finestrella accompagnata da drammatici versi e  Antonio La Colla, anche lui artista palermitano, ne ha dato un ‘interpretazione pulita ed essenziale. Anche Rosetta Rigano sembra ispirarsi al mare nella sua lunga scala della speranza che come un’onda azzurra appare tra linee d’oro;  ispirazione marina anche per Franco Currò che dà forma ad una sinuosa sirena, mentre la sorella Ilia Currò plasma una forte mano che regge uno scritto del 1906, inno alla preziosi dell’arte. Fedele  al Suo stile il Paesaggio Mediterraneo del Maestro Togo che ha lavorato sull’oggetto dal lato posteriore in modo da evitare le fastidiose bacchette di legno,vicino a questo pregiato lavoro, accomunati dai colori del mare e del cielo di Sicilia, l’intimo segreto di Maria Rando; accanto, sul palco, i ‘Giochi d’acqua” del Maestro Luigi Ghersi che havoluto lavorare sia sul fronte che sul retro della carta dando forma a fantastiche creature marinevisibili sui due lati, ed ancora un grande artista,  Lillo Messina, ormai da anni residente a Roma, porta nel suo cuore, e nella sua arte, mare e lingue di terra rappresentate in due lavori eseguiti unosulla parte posteriore liscia della carta, l’atro sulla parte anteriore, steccata, dove le barrette di legno sono state in parte tagliate e riportate colorate sul quadro come a rappresentare ciottoli di spiaggia.

L’uso della carta sul fronte e sul retro, si ritrova anche nei due lavori di Gregorio Cesareo che,ispirato dalla provenienza del materialeraffigura un lume ad olio sulla parte liscia e sperimenta invece sul lato steccato un lavoro astratto. Oltre che nel mare, la Sicilia compare anche nelle opere di Amalia Cesareo, figlia d’arte, nella qualità di nipote di Angelo Musco, raffigura due paladini.

Sul Palco, in posizione centrale, il lavoro di Mariella Bellantone che realizza con la carta una sinuosa scenografia inserita in un sintetico teatro in legno, accanto nel dittico di Achille Baratta, in arte AldoBrandopiccoli frammenti di carta si possono ritrovare su uno dei due grandi pannelli lignei rivestiti da piastrelle, altri  frammenti di carta, resa rossa, applicati su tavolette lavorate con effetto  materico spiccano nel trittico di Mamy Costa. Accomunati in mostra dai colori bruciati e dalle applicazioni materiche  i frammenti di memoria di Demetrio Scopelliti e l’ opera del MestroNino Ucchino, un calendario bruciato immerso in un caos di mesi, sentimenti, colori e numeri.Concetta DePasquale ded icata alla Luna il Suo lavoro e  ne riporta il linguaggio, Marcella Gemelli crea un cielo stellato e fili elttrici sui quali appoggiare degli uccellini blu. Parole contrapposte, dall’odio all’amore, si leggono invece nelle carta di Angelo Savasta che fa slalom tra le fronde di un imponente albero verde. Interessanti effetti ottici nel lavoro di Giovanni Allio che gioca sul materiale inserendo tra le barrette lignee strisce nere, o nei 3 lavori di Gigi Sansono dove elementi specchianti e coprenti rispecchiano scomposta la figura dell’osservatore. Nell’opera di Nino Bucalo, la carta diventa invece un paralume per una scultorea applique in ferro battuto.  Si innalzano infine,sulle pedane poste in corrispondenza dell’ingresso, due lavori accomunati dall’uso delle puntine da disegnoed accerchiati dalle opere che gli stessi due artisti hanno realizzato per le precedenti collettive, sono quello di Enzo Fradà dedicato a Ms.Pac– Man e di Ugo Sansone,  un eleganteomaggio all’ arte elettrica.

Una mostra dagli elevati contenuti non solo artistici ma anche concettuali, sociali e sperimentali per dare la possibilità ai fruitori, ed anche agli artisti,  di andare al di là dell’oggetto, verso nuovi orizzonti creativi attraverso processi sostenibili.

La mostra in corso sarà visitabile fino al 18 dicembre e alla stessa data, sempre all’Ecolab,  è stata prorogata la mostra dell’artista Nino Cannistraci Tricomi, scomparso il 27 novembre 2016, giorno del Suo vernissage, esclusivamente su appuntamento telefonico al 3282066948 o per e-mail a lischi2000@yahoo.it.

 

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