Gli italiani con più di 65 anni si sentono soli e poco felici
Gli italiani con più di 65 anni sono meno felici, si sentono più soli e non si sentono sufficientemente realizzati, rispetto ai loro coetanei europei
Gli italiani con più di 65 anni si sentono spesso soli, poco realizzati e sono convinti che la loro vita non sia felice. La fotografia è stata scattata dall’indagine Elderly peopele in Europe today condotta dalla società di ricerca Ipsos per l’Institut du bien viellir Korian.
Italiani poco felici e soli
I dati, stati ottenuti intervistando 8mila europei, mostrano che i nostri connazionali sono poco soddisfatti e realizzati. Il 70% persone italiane che hanno più di 65 anni è convinto che la sua vita è felice, mentre in Europa il dato arriva al 78%, e si ente solo.
Per quanto riguarda la realizzazione personale, il valore raggiunge il 68% nel resto d’Europa mentre in Italia si scende al 47%.
Nel nostro Paese le persone in età da pensione svolgono un ruolo sociale importante perché sostengono le famiglie e fanno i nonni. Nel resto d’Europa il 30% si prende cura dei nipoti contro il 33% degli italiani mentre aiutano economicamente le famiglie il 44% dei nostri connazionali ed il 27% degli europei.
I nostri connazionali mantengono le relazioni anche attraverso i social network, impiegati dal 31% mentre in Europa la percentuale sale al 35%. Il 66% degli stranieri impiega internet e la posta elettronica contro il 43% degli italiani.
Solitudine e condizioni economiche
In Italia il 30% sente la solitudine almeno 1 giorno su 2 a differenza degli altri europei che si fermano al 26%. Per contro, nel nostro Paese i legami familiari sono ancora fondamentali ed importanti. Nel resto d’Europa le persone con più di 65 anni la combattono stando con i nipoti nel 57% delle volte e con i figli nel 79% invece in Italia si arriva rispettivamente al 60% e al 79%.
L’indagine si è soffermata anche sugli aspetti economici delle persone con più di 65 anni. Nel nostro Paese il 51% degli intervistati ha affermato di riuscire a mettere da parte dei risparmi che, per i 45% rappresentano quote poco importanti mentre per il 6% sono più corpose. Nonostante vi sia un netto miglioramento rispetto al 2014, per il 36% degli italiani in età da pensione il denaro è a malapena sufficiente per arrivare alla fine del mese. Un aspetto che emerge dal sondaggio è la prudenza dei nostri connazionali che preferiscono ricorrere solo saltuariamente a soluzioni come i prestiti. I mutui vengono accesi dal 2% degli italiani mentre in Europa la percentuale è pari al 4%.