Il David di Michelangelo rischia di cadere
L’Inghilterra rilancia l’allarme mentre il nostro Governo è riluttante a spendere un euro per proteggere la celebre scultura che ora rischia di cadere per le scosse
I terremoti che stanno devastando l’Italia Centrale hanno evidenziato, ancora una volta, l’elevatissima vulnerabilità degli edifici italiani e i pericoli a cui sono esposte le nostre opere d’arte.
L’allarme è di qualche anno fa, ma ora torna sotto i riflettori dopo che il Daily Mail online rilancia la minaccia dell’elevata vulnerabilità della statua più famosa del mondo, uno delle più grandi opere d’arte del mondo: il David di Michelangelo. Esso, infatti, risulta da molti anni assai esposto alle vibrazioni, a causa delle fessurazioni che presenta al livello delle caviglie. Tale elevata vulnerabilità, comprometterebbe la stabilità del David anche in caso di terremoti meno violenti di eventi già avvenuti in passato nell’area fiorentina. Secondo alcuni studi effettuati sull’opera, all’elevata fragilità della statua contribuiscono sia la sua postura, sia l’essere essa rimasta lungamente all’esterno della Galleria dell’Accademia di Firenze, leggermente inclinata a causa degli effetti di un’alluvione, così da aggravare probabilmente lo stato fessurativo a livello delle caviglie. Tuttavia, i pericoli maggiori vengono da possibili onde sismiche che potrebbero far inclinare o ruotare la statua di 15 gradi, in questo caso la rottura sarebbe molto probabile. Per questo Michelangelo realizzò la statua ponendo il David leggermente proteso in avanti, quindi con il baricentro avanzato rispetto alla base. Cosa che già lo pone in una condizione di staticità precaria. Ora gli storici dell’arte stanno esercitando pressioni per un intervento urgente per proteggere il tesoro, che è ampiamente considerato come una delle rappresentazioni più squisite della forma umana mai creato.
La soluzione più promettente per proteggere il capolavoro dalle vibrazioni sismiche e ambientali è quella di inserire sotto lo zoccolo esistente una base antisismica assorbente del potere distruttivo dovuto agli spostamenti tettonici. Ma nonostante i loro sforzi, gli esperti affermano che il governo italiano è riluttante a stanziare 200.000 euro necessari per mettere in sicurezza il David. Infatti il denaro non è ancora stato stanziato. La scultura di Michelangelo è conservata nella Galleria dell’Accademia da 143 anni. Il trasferimento avvenne infatti nel 1873, in piazza della Signoria fu collocata una copia nel 1910.
Sperando che “qualcuno” finalmente si svegli, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando l’allarme del prestigioso magazine inglese Daily Mail, invita il Governo italiano, con la massima urgenza possibile, a stanziare i fondi necessari, per la protezione del David di Michelangelo dalle vibrazioni sismiche e ambientali, inclusi quelli riguardanti il possibile isolamento sismico del capolavoro.
Lecce, 7 gennaio 2017
Giovanni D’AGATA