PADRE GIUSEPPE CAVIGLIA e’ tornato alla casa del Padre
S. Rosario lunedì 16 e martedì 17 gennaio a S. Teresa in Torino; funerale presieduto dall’Arcivescovo Emerito di Torino S.Em.R. Card. Severino Poletto mercoledì 18 gennaio in Duomo a Torino
Nella mattina di lunedì 16 gennaio 2017 all’Ospedale San Vito di Torino è spirato, dopo mesi di degenza, padre Giuseppe Caviglia, già segretario del Card. Anastasio Ballestrero. Era Priore della Comunità dei Padri Carmelitani del Convento di S.Teresa in Torino. Era nato a Cogoleto (GE) il 27 agosto 1934 ed era stato ordinato il 5 aprile
1959.
Il rosario di suffragio per padre Giuseppe si terrà lunedì 16 e
mertedì 17 gennaio alle ore 18.15 nella chiesa di S.Teresa (in via
Santa Teresa 5) a Torino.
Il funerale si terrà nel Duomo di Torino mercoledì 18 gennaio alle ore
11 e sarà presieduto dall’Arcivescovo Emerito di Torino S.Em.R. Card.
Severino Poletto. Padre Giuseppe verrà portato ad Arenzano nel primo
pomeriggio di mercoledì, presso il Santuario di Arenzano, e sarà
tumulato del Cimitero di Arenzano (GE), dopo la celebrazione funebre
alle 15.30.
La S.Messa di settima sarà lunedì 23 gennaio alle ore 17.30 sempre
nella chiesa di S.Teresa.
La comunità cristiana è invitata a unirsi nella preghiera di fraterno suffragio.
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—BREVE PROFILO—-
Torino 16 gennaio 2017
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Questa mattina, all’ospedale San Vito in Torino, è tornato alla Casa
del Padre Padre Giuseppe (Francesco) Caviglia, carmelitano scalzo, da
sette anni di comunità nel Convento di Santa Teresa a Torino. Ligure
di nascita è entrato ad undici anni nel Convento del Deserto di
Varazze, adibito a Seminario minore. All’età di 15 anni vestiva
l’abito carmelitano nel Noviziato di Loano emettendo i primi voti il
12 ottobre 1950. Iniziati i suoi studi al Convento di Sant’Anna in
Genova, li proseguì in seguito a Roma, ove studiò teologia e fu
ordinato Sacerdote il 5 aprile 1959. Dopo l’ordinazione, come tutti,
ritornò nella sua Provincia Genovese, ma non vi rimase molto. Infatti
un altro carmelitano genovese, Generale dell’Ordine in quel tempo, il
Padre Anastasio Ballestrero, lo chiamò nuovamente a Roma per ricoprire
l’ufficio di Segretario della Facoltà del Teresianum. Fu così che
divenne un volto familiare a tanti carmelitani di tutto il mondo che
studiavano a Roma, molto gradito a tutti per la sua cordiale
disponibilità a venire incontro alle svariate necessità degli
studenti, per il suo costante sorriso e per un senso di paternità che
cominciava a sviluppare nonostante l’età giovanile. Era scritto però
che il suo legame con Padre Anastasio Ballestrero non terminasse con
la cessazione del suo mandato di Generale dell’Ordine. Quando infatti
nel 1974 padre Anastasio venne consacrato Vescovo di Bari, volle al
suo fianco come segretario padre Giuseppe. A Bari si unì a loro sr.
Antonina Volpe, e da quel momento si formò un terzetto inseparabile
che si accompagnò nella buona e nella cattiva sorte per quasi
venticinque anni, fino alla morte del Cardinale, avvenuta il 21 giugno
1998 a Bocca di Magra, ove si era ritirato nel 1989. Furono anni
importanti sia nel più breve periodo di Bari, sia, soprattutto, nei
dodici anni di Torino quando l’Arcivescovo, divenuto nel frattempo
Cardinale, ricoprì per sei anni il prestigioso ed oneroso compito di
Presidente dei Vescovi Italiani. “Quando non ci sarò più ritorna in
Provincia” era il testamento del Cardinale. E difatti P.Giuseppe alla
morte del Cardinale rientrò nella sua Provincia di origine, la
Provincia Ligure dei Carmelitani Scalzi, servendola per quasi
diciannove anni, fino ad oggi, e ricoprendo vari ruoli di
responsabilità. Fu Priore ad Arenzano dal 1999 al 2002, poi Priore a
S.Anna in Genova dal 2002 al 2005, Direttore del Messaggero di
Arenzano dal 2005 al 2010, infine superiore del Convento di S.Teresa
in Torino nel 2010 ed in seguito nel 2014. Questo suo “ritorno” a
Torino aveva un sapore particolare: vi ritornava come superiore ad
iniziare una presenza nuova per i Carmelitani di Liguria, chiamati a
continuare in questo convento la presenza dei confratelli di Milano
che si ritiravano. Al di là di queste responsabilità istituzionali si
dedicò intensamente al servizio delle Monache Carmelitane di clausura,
come confessore e padre spirituale, tutte doti che gli erano
congeniali, e che mise a servizio anche di molti laici che lo
ricercavano per la sua saggezza, il suo senso dell’amicizia, e il suo
spirito soprannaturale. Sia durante il suo servizio presso il
Cardinale, sia dopo la sua dipartita, promosse e seguì con passione e
competenza le edizioni dei numerosissimi scritti di P.Anastasio, quasi
tutti trascrizioni di corsi di Esercizi spirituali, contribuendo in
maniera decisiva alla diffusione del suo magistero profondo e
sapiente. Ultimamente, quasi come un presagio di commiato, aveva
pubblicato “Un’ombra che non fa ombra”, un’accoppiata di due biografie
parallele – quella del Cardinale e la sua – a suggellare un rapporto
di comunione intenso e mai finito – neppure dopo la morte di padre
Anastasio – e che, soprattutto ora che anche sr.Antonina ha da
pochissimo oltrepassato la soglia di questo mondo, – si è ricomposto
in una dimensione definitiva di luce, di gioia e di pace.
Padre GIUSTINO ZOPPI e confratelli della PROVINCIA LIGURE
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