IL SOPRINTENDENTE DI POMPEI SMINUISCE IL RUOLO DEI DUE SINDACATI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVI
Il Soprintendente di Pompei, sminuendo il ruolo dei due sindacati maggiormente rappresentativi, mistifica la vertenza con svariati tentativi per presunti ricatti, l’UNSA lo querela e ne risponderà nelle aule del Tribunale.
Osanna forte delle coperture politiche, dopo la denuncia presentata contro di lui per e omissione di atti di ufficio previsto dal combinato di norme e contratti che regolano l’attività istituzionale e le relazioni sindacali, diffama il sindacato UNSA e FLP, che difendono i lavoratori e la salubrità e la sicurezza dei luoghi di lavoro.
Infatti, occorre rammentare che Giuseppe Urbino, segretario nazionale UNSA Beni Culturali e Rinaldo Satolli della FLP, dopo l’assemblea che si è tenuta ieri 26 gennaio, hanno presentato un esposto-denuncia ai Carabinieri contro il Soprintendente degli Scavi, Massimo Osanna, accusato di tenere nei confronti dei lavoratori “comportamenti anomali che il sindacato non può più tollerare”. Tra questi vi sarebbe” l’utilizzo di personale di supporto, non preparato, per la vigilanza del sito che mette a rischio la sicurezza del grande patrimonio archeologico protetto dall’ Unesco”.
Infine, il Segretario nazionale Urbino, ritiene che sono di estrema gravità il contenuto delle affermazioni diffuse a mezzo stampa da parte del Soprintendente Massimo Osanna, circa presunti ricatti o beghe tra sindacalisti.
Roma, 27 gennaio 2017