Brigata Casalini: attacco nei pressi di Santa Giulia con Robin Il resoconto del comandante Sunner
Il 1° maggio 1944 verso le ore 3 del mattino il distaccamento Gianni composto da circa 40 uomini al comando del vice la brigata Mazzucco Urbano (Robin) si portava nei pressi di Santa Giulia e verso le ore 5 attaccava decisamente appoggiato da poche armi automatiche, un forte nucleo composto di tedeschi, i quali aprivano il fuoco sui militari disposti a ventaglio, un nutrito fuoco di fucileria con l’impiego di molte armi automatiche e di lanciagranate.
Data la configurazione del terreno e dato che il nemico si presentava su solide posizioni fummo costretti dopo tre ore di violento combattimento a ritirarci al completo su nuove posizioni, avendo avuto un ferito leggero da parte nostra.
Si calcola che le forze tedesche impiegate contro di noi fossero di circa 350 uomini. Aggiungemmo le nuove posizioni verso le ore 14,45 del predetto giorno.
Il 5 di detto mese di maggio, verso le ore 8,20 il caposquadra Lupo, unitamente a 12 partigiani si recava nel comune di Sale delle Langhe ove prelevava dal treno ivi fermo con l’aiuto di altri due partigiani, due elementi della Divisione “Ettore Muti”, e poiché operavano a danno della ns. brigata, venivano passati per le armi.
Il 25 maggio 1944, forze delle SS tedesche, valutate a due compagnie ed armati con armi leggere e pesanti, eseguivano un rastrellamento nelle Langhe.
Visto e considerato che noi eravamo inferiori per numero e mezzi non si poteva tener fronte ai reparti nemici, ordinavo lo sbandamento generale bruciando in tale occasione tutti i documenti della brigata allo scopo di non farli cadere in mano al nemico.
Dieci giorni dopo potei riunire la brigata nella località Rocchetta di Cengio, contrada Negro, ove rimase a riposo per alcuni giorni.
Bruno Chiarlone Debenedetti