Nella chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo in Foggia, domenica 19 Marzo 2017, alle ore 20.15 circa (direttamente dopo La S. Messa delle ore 19.30) si svolgerà un concerto d’organo e canto gregoriano di Pierandrea Gusella che eseguirà alcuni importanti brani. L’evento “Per san Giuseppe” rientra nella programmazione artistica della parrocchia e in onore di San Giuseppe per la Festa del Papà.
Il programma prevede brani di Girolamo Cavazzoni, Jehan-Ariste Alain, Francisco Correa De Arauxo, Biancamaria Furgeri, Dietrich Buxtehude, dello stesso maestro Pierandrea Gusella, Johann Sebastian Bach, Johannes Brahms, Girolamo Frescobaldi, Nicolas De Grigny, Jean Langlais.
Alcune note storiche sul 19 marzo.
«(…). Il Sab. 19 Marzo 1960 ricorre La Solennità di San Giuseppe. Nel 1960 in Italia era ancora Festa di precetto. Nel Suo Diario la Beata Maria Bolognesi (Bosaro prov. di Rovigo Mar. 21 Ott. 1924 – Rovigo Mer. 30 Gen. 1980), dopo aver confessato di amare San Giuseppe come ama Gesù, e di sentirLo come Un «Papà in Famiglia», continua con una preghiera indirizzata a Lui: «(…). San Giuseppe, Tu sei il mio vecchietto che tanto Ti amo, la Tua Sacra famiglia è sempre stata Santa, fa’ che santi siano i Tuoi figli, specie quelli che sono lontani dal Cuore Divino del Tuo Piccolo Gesù. (…).». (Il Sab. 19 Marzo 1960) È anche il giorno onomastico di mamma Giuseppa Samiolo e di papà (adottivo) Giuseppe Bolognesi. Al ritorno dalla S. Messa,la B. Maria Bolognesi trova mamma Giuseppa detta Beppa che La sta aspettando per darLe una lieta notizia: Lun. 21 Marzo, Achille Bolognesi Suo fratello andrà a lavorare a Bologna. La B. Maria Bolognesi ne è felice, ma aggiunge che la Mamma o il Babbo dovranno accompagnare il Figlio alla città felsinea, per vedere dove va a finire e come sarà sistemato.»1 «(…) Accanto a questa giusta preoccupazione, La B. Maria Bolognesi ne ha pure un’altra, che riguarda la Madre di dieci figli colpita da tumore e ricoverata all’ospedale di Adria. Alle 12.30 del Sab. 19 Marzo 1960 parte da sola, perché Zoe Mantovani (nata nel 1917, Sua Confidente E Sorella Spirituale per venticinque anni fino al Giorno Della Nascita Al Cielo della B. Maria Bolognesi) non sta bene, per visitare l’Inferma che versa in una situazione molto grave. (…). È riflessa nella pagina del diario del Sab. 19 Marzo Solennità di San Giuseppe 1960 La Sensibilità della B. Maria Bolognesi di fronte alla sofferenza del Prossimo, è come una specie di Fotografia Spirituale di Lei. Ma le pene, che L’aspettano in questi giorni, sono ancora tante. A cominciare da Domenica 20 Marzo 1960 con la visita a Ferrara a il Papà rimasto recentemente (a Natale) vedovo con a carico una bimba di sette mesi. (…). Nell’accompagnare tutte le mattine, dal Mer. 23 al Sab. 26 marzo 1960,
l’Assistita all’ospedale di Rovigo per la cura delle “lampade”, la B. Maria Bolognesi è Spiritualmente e psicologicamente “costretta” a – dal Gio. 24 Marzo nel Suo Diario – riflettere sulla situazione in cui si trovano tante Persone: «(…). Quanti e quanti mali! Come fanno certe creature a pensare soltanto a se stesse con tante miserie che atterrano al solo sentirle. Piuttosto che non sentissi dolore per il prossimo per le loro piaghe, mi accontenterei i loro mali averli io.
Quanto devo ringraziare Gesù per quanto mi fa sentire riguardo ai miei ammalati! Vorrei che le loro sofferenze fossero tutte mie. (…).».2
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Bibliografia.
1 [ADRIEN-RHODIGIEN. / BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS / SERVAE DEI / MARIAE BOLOGNESI / CHRISTIFIDELES LAICAE / (1924 – 1980) / POSÍTIO / SUPER VITA, VIRTÚTIBUS ET FAMA SANCTITATIS / VOL. III / Pag. 565] 2 P. Tito Maria Sartori OSM, BIOGRAFIA STORICA DELLA / Beata Maria Bolognesi / IL VOLTO DI CRISTO NASCOSTO NEI POVERI / E PRESENTE NELLE VISIONI, Editrice VELAR, Gorle (Bergamo) 2016, pagg. 213-214.
Nico Baratta