B-Book Festival Cosenza Astrid vs.Pippi Performance dedicata ad Astrid Lindgren
Quindici anni fa moriva nella sua Stoccolma, dove aveva vissuto gran parte della sua esistenza, Astrid Lindgren, la scrittrice per l’infanzia forse più amata al mondo. I suoi libri sono stati tradotti in decine di lingue e pubblicati in oltre cento paesi. I suoi personaggi, vivaci, ribelli, buffi, curiosi, famosi ovunque, dall’India all’America Latina, anche grazie alle pellicole che ne sono state tratte, hanno rivoluzionato la letteratura per l’infanzia del XX secolo e, insieme, l’immagine della donna.
Ma se di Pippi Calzelunghe, di Emil, di Lotta, dei fratelli Cuordileone, di Kalle Blomkvist sappiamo pressoché tutto, non altrettanto può dirsi per la loro creatrice, Astrid Lindgren, la cui vita è stata costellata dal successo planetario e da riconoscimenti di ogni tipo quanto da scelte controcorrente e dall’intenso impegno sociale. La scrittrice spiritosa e arguta che ha ripensato la letteratura per bambini, un genere considerato da sempre minore, è stata anche una donna coraggiosa e anticonformista che ha precorso i tempi con le sue scelte di vita e la capacità, mantenuta fino alla morte, di indignarsi di fronte a ingiustizie e sopraffazioni, che l’ha condotta a far sentire in pubblico alta e chiara la propria voce, soprattutto quando in gioco sono i diritti dei bambini.
I suoi personaggi fuori da canoni tradizionali, dai confini temporali e geografici e dalle logiche di genere, sono entrati a pieno titolo nei classici della letteratura mondiale, costringendo ogni scrittore che si vuol cimentare con il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, a fare i conti inevitabilmente con la sua sterminata produzione.
Provano a esplorare l’universo Lindgren Anna Puleo e Marilena Morabito in Astrid vs. Pippi. Un reading pippilluziano, un dialogo fantastico tra Astrid e il suo personaggio più famoso, Pippi Calzelunghe, curato dalle Associazioni ACAV e Linking Calabria, che debutta il
prossimo 23 marzo, ore 16.30, al B-Book Festival, alla Città dei Ragazzi di Cosenza.
Astrid e Pippi si raccontano in questo viaggio, tra vita e letteratura, realtà e immaginazione, che condurrà per mano il pubblico nella vita e nella galassia artistica della più grande scrittrice per l’infanzia dei nostri tempi e nel personaggio forse più divertente, irriverente, dissacrante, indisciplinato che sia stato mai creato in un libro per bambini. Quando il libro uscì, Pippi venne chiamata ‘una disgustosa monellaccia’. In realtà Pippi, concentrato di energia e determinazione, ha tracciato la strada per intere generazioni di donne che non intendono rinunciare al loro posto nel mondo e che con coraggio e immaginazione percorrono l’esistenza perché siano sconfitte ipocrisie e pregiudizi e perché la diversità possa trasformarsi in una forza contagiosa.
“Abbiamo attraversato testi diversi, romanzi, articoli giornalistici, discorsi pubblici, biografie, diari, contributi critici, e selezionato i materiali che ci sono sembrati più capaci di evocare la vita e l’universo creativo di Astrid. E’ sorprendente la sua abilità nel delineare meccanismi narrativi perfetti e avvincenti e di tratteggiare personaggi, in particolare femminili, in grado di oltrepassare i generi –letterari, sociali, sessuali- per affermare identità originali e autentiche. –dicono Anna Puleo e Marilena Morabito-. Le eroine della Lindgren non sono dei maschiacci né si limitano a operare un semplice ribaltamento degli stereotipi. Pippi, Martina, Ronja, sono sé stesse. Semplicemente. Non hanno bisogno di essere identificate in rapporto a qualcuno o qualcosa perché hanno già una loro identità che non hanno remore a esprimere in qualsiasi occasione. Sono immaginifiche, avventurose, intelligenti, curiose, indipendenti. E autentiche. Pensiamo sia un augurio alle bambine di oggi e di ieri perché siano davvero quello che vogliono essere”.