Fiera Foggia, GranoSalus: “Verso un mercato del grano di qualità”
Il perdurante traffico di grano straniero di dubbia qualità continua ad invadere i nostri porti senza alcun controllo e senza efficaci misure di contrasto.
La qualità del grano, andrebbe invece declinata sotto il profilo tossicologico e attraverso nuove modalità d’informazione, così come accade all’ estero. In tal modo il fattore qualità all’ origine potrebbe diventare il fattore differenziante delle produzioni agroalimentari del mezzogiorno.
Il grano duro del mezzogiorno è bene primario per la produzione di un cibo sano non contaminato. Ma nessuna azione di valorizzazione sinora è stata intrapresa per far diventare questo grande giacimento d’oro la ferrari dell’ economia del Sud.
Al contrario, accade che analizzando le più famose paste in commercio, la nostra associazione abbia trovato livelli di contaminazione che, sia pur entro i limiti di legge, possono essere dannosi per la salute.
E se più associazioni avvertono la gravità del fenomeno, mettendo in rete la propria forza, vuol dire che il problema è serio e rischia di mettere in discussione non solo l’economia di interi territori agricoli, ma la stessa essenza del mangiare italiano e con essa la salute dei cittadini.
Il diritto alla salute e il diritto all’ informazione sono diritti fondamentali dell’individuo non negoziabile e gli agricoltori, insieme ai consumatori, devono essere artefici di questo cambiamento oltreché vere sentinelle del rispetto della costituzione.