Il 6 maggio a Napoli in occasione il Festival di Sky Arte l’appuntamento Funky Tomato Party
L’etichetta discografica e cross-mediale salernitana XXXV è stata invitata a partecipare alla prima edizione del prestigioso
Festival di Sky Arte.
In collaborazione con Funky Tomato verrà presentato il prossimo 6 maggio, nel Rione Sanità, il secondo appuntamento (il primo si è tenuto lo scorso ottobre presso il Linea d’Ombra festival di Salerno ma gli ideatori promettono di farlo diventare un progetto itinerante) del FUNKY TOMATO PARTY; protagonisti il maliano-calabrese Baba Sissoko, il musicista salernitano Nicodemo e il gruppo italo-inglese Lilies on Mars responsabili del progetto DjeliBIT edito dalle label Irma records e XXXV.
Sabato 6 maggio
dalle ore 21:00 alle ore 1:00
ingresso libero
presso Piazza della Sanità, Napoli
DjliBit con Baba Sissoko + Nicodemo feat. Lilies on Mars
+ Zulù (99Posse)
+ Jovine dj set
featuring Mr. Tony Ponticiello aka Mr. Time
Da più di un anno DjeliBIT è un progetto artistico che sostiene la socializzazione e la cultura con azioni concrete di Integrazione Sociale Non Escludente. DjliBIT è un concept artistico-socio-economico di grande valore che sostiene un progetto imprenditoriale, nato tra la Campania e la Basilicata, volto alla produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione del pomodoro Funky Tomato per generare un’alternativa reale al caporalato e ai ghetti; una startup agro-alimentare che considera i migranti una risorsa da mettere a regime in piena legalità e non un problema da estirpare con politiche di chiusura.
Cultura, integrazione razziale, denuncia sociale e recupero di un territorio trafugato e vandalizzato che viene rivalutato da giovani imprenditori del Sud Italia che hanno deciso di tornare alle proprie radici coltivando un prodotto semplice ma di diffusione e consumo mondiale, il pomodoro.
Questa è un’iniziativa apparentemente umile ma che invece nasconde una forza incredibile per il messaggio che lancia in merito ai diritti dei lavoratori, specie se i lavoratori sono immigrati sfruttati da un caporalato che, paradossalmente, assume anche il ruolo di ammortizzatore sociale.
Il 6 maggio, a poche settimane dall’inizio della stagione del pomodoro, e quasi un anno dopo il concerto clandestino nel Gran Ghetto di Rignano, Funky Tomato torna ad incontrare il progetto Baba Sissoko + Nicodemo ft. Lilies On Mars per un grande FUNKY TOMATO PARTY a Napoli, nel Rione Sanità, in occasione del Festival Sky Arte HD con ospiti eccezionali come ZULU 99 Posse Official , Jovine e lo storico DJ napoletano Tony Ponticiello- mr.Time-FreakTony .
Una grande festa antirazzista aperta a tutti!
https://www.youtube.com/watch? v=y1uniKaL71s
Può una salsa di pomodoro prodotta da ragazzi africani emancipatisi dalla schiavitù del caporalato considerarsi un’opera d’arte?
Che ci fa una festa a base di musica e passata di pomodoro al Festival di Sky Arte?
Abbiamo ben chiaro che per produrre salsa di pomodoro non bastano gli agricoltori, i raccoglitori e i trasformatori, ma sono necessari i musicisti, i sociologi, i cuochi, gli attivisti. In poche parole, per fare la salsa di pomodoro senza sfruttamento dei lavoratori serve la cultura. Il valore di un barattolo di pomodoro non è determinato solo dal costo della manodopera, quello che vorremmo mostrarvi questa festa/spettacolo è che è necessario anche la partecipazione della cultura . Dove per cultura si intende sia il musicista, sia le tradizioni musicali, locali e del migrante, statiche e dinamiche; per cultura si intende il cuoco, le tradizioni culinarie, le leggende e le storie sul piatto e sul prodotto; per cultura si intende la ricerca come elemento fondamentale su cui costruire un percorso a lungo termine.
Nella filiera agroalimentare contemporanea pochi gruppi dominano il mercato ormai globalizzato, ciò comporta lo sfruttamento intensivo di terra e manodopera, con un totale disinteresse per le persone e gli elementi naturali. Funky Tomato è una produzione di pomodoro a filiera partecipata che immagina e pratica un nuovo modello di produzione: attraverso i contratti di rete crea connessione tra agricoltori, braccianti e tutti gli altri elementi della filiera, trasformandola in una comunità consapevole del proprio valore economico, sociale e culturale. Perché una produzione si misura sempre più in base al suo impatto sulla qualità delle relazioni e dell’ambiente del territorio in cui opera.
Per fare questo Funky Tomato ha deciso di intraprendere a partire dal 2017 un percorso di partecipazione che conduca alla costituzione di una fondazione che sarà sede del Fondo Funky Tomato. Questo fondo veicolato dallo strumento della fondazione di partecipazione svolgerà la funzione di garantire il processo di produzione, sia della filiera agroalimentare sia delle produzioni culturali. La produzione di uno spettacolo non è dissimile da una produzione agroalimentare. Si tratta di manualità, ritmo, parole, memoria e tecnica. Il Funky Tomato Party vuole dare una risposta alle dinamiche esistenti costruendo nuova comunità partendo dalle competenze, dalla memoria e dalla bellezza di Napoli la capitale del Mediterraneo.
E lo fa presentandosi con un cocktail a base di ibridazione musicale che riunisce al suo interno tre differenti anime artistiche, solo apparentemente molto lontane unite in DJELIBit, disco prodotto dall’etichetta indipendente XXXV, con la collaborazione editoriale di IRMA Records , Materiali Musicali e Funky Tomato. Baba Sissoko + Nicodemo ft. Lilies On Mars rappresenta l’ultimo lavoro discografico di Baba Sissoko, polistrumentista griot maliano già noto per aver contaminato il jazz con la musica nera, che qui si avvale della collaborazione di Nicodemo, produttore discografico attivo da anni nel campo della ricerca musicale, e del featuring delle Lilies on Mars, duo femminile italiano ma di stanza a Londra che si muove fra alt techno e atmosfere shoegaze. Il risultato è qualcosa di unico: transetnicità e world beat contagiati da un’elettronica acida che manipola la tradizione africana e la trasla in una miscela di sonorità spurie scosse da ritmi technotribalizzati. Così come nelle migrazioni, l’Africa incontra l’Europa in una relazione dove non è mai prevista la colonizzazione (di uno stile sull’altro) ma la reciproca convivenza.
Partito con un concerto clandestino organizzato con i compagni di Radio Ghetto Voci Libere al Gran Ghetto di Rignano nella torrida pianura ai piedi del Gargano, a 40 chilometri dalla tomba di San Padre Pio, dove nell’omertà totale c’è una bidonville di oltre duemila abitanti messi in condizioni di sfruttamento sotto il giogo del caporalato.
Il Ghetto di Rignano è un valico in uscita. Quando le rotte carsiche verso l’Europa si chiudono, qui la baraccopoli si riempie. È la capitale delle bidonville nostrane. La più grande. Un termometro del clima sociale. La compagine multietnica e multisonica di DJELIBit in compagnia di amici/ospiti d’eccezione come #ZULU’ e Valerio Jovine invita tutta la comunità di migranti presenti sul territorio napoletano per fare festa insieme e ricordare Mamadou Konate e Nouhou Doumbia i due giovani braccianti del Mali morti proprio nell’incendio del Gran Ghetto di Rignano lo scorso marzo.
Attraverso il pomodoro, un omaggio non oleografico al Mediterraneo, un gesto artistico che viene a ricordarci che il futuro o è plurale o non è.