È proprio vero che, a volte, è necessario “staccare la spina” e stare lontani da telefonini, smartphone e tablet iperconnessi. A confermare la necessità di stare il più possibile lontani da questi apparati che per la verità sono diventati insostituibili nella vita sociale ed economica della globalità dei cittadini, è uno studio condotto da Adrian Ward della University of Texas di Austin, secondo cui avere il proprio cellulare nelle vicinanze, anche se spento o silenziato, riduce le proprie capacità mentali.
La ricerca rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, mostra che la mera presenza del cellulare nelle vicinanze, anche se non lo si usa, riduce la capacità cognitiva di un individuo (come la capacità di trattenere ed elaborare dati) probabilmente perché dobbiamo attivamente trattenerci dal prendere il telefono e usarlo e questo, anche se inconsciamente, ruba energie mentali.
Gli esperti hanno coinvolto quasi 800 individui in una serie di esperimenti in cui dovevano portare a termine compiti assegnati. Alcuni con il cellulare, spento o silenziato, nei pressi (sulla scrivania ma a faccia in giù in modo che non si veda lo schermo, o in tasca o in borsa). Altri con il telefonino lasciato in una stanza diversa. Ebbene, i risultati di chi svolgeva i test con il cellulare a portata di mano erano sempre peggiori rispetto a chi lo aveva a distanza.
Lecce, 28 giugno 2017
Giovanni D’AGATA