Il Manspreading e il cartello del divieto
Tante sono le curiosità che, ogni giorno, arrivano da ogni angolo del mondo: tra di esse vi è il Manspreading.
Manspreading è un termine inglese che è stato ufficializzato nel 2015 e fa riferimento alla postura assunta dagli uomini, in particolare quando viaggiano a bordo dei mezzi pubblici. Alcuni uomini, infatti, su questi ultimi siedono allargando talmente tanto le gambe sino ad invadere lo spazio del vicino di sedile.
La cosa buffa è che questo fenomeno è talmente tanto diffuso da aver spinto le compagnie di trasporto a realizzare un cartello da appendere accanto ai consueti cartelli che vietano di fumare, che incoraggiano a lasciare il posto a donne in gravidanze ed anziani. Tale cartello, inoltre, raffigura un omino seduto nel modo descritto sopra.
Questi cartelli sono stati il frutto di una raccolta firme che vede le Mujeres en lucha, le cosiddette Donne in Lotta, esprimere tutto il loro disappunto circa l’abitudine degli uomini a sedersi in quel modo: secondo le Donne in Lotta, assumendo questa posizione, l’uomo vuole affermarsi in quanto essere superiore alla donna. La donna, infatti, è stata sempre educata alla compostezza ed alla misurazione mentre l’uomo, invece, riconoscendosi un ruolo di maggiore importanza si ritiene autorizzato a fare sempre quello che vuole, come meglio crede.
Secondo l’impresa di trasporto, comunque, i cartelli sono rivolti a chiunque assuma tali posizioni sicuramente non molto educate e costituirebbero un invito al rispetto degli spazi condivisi. Su Twitter, grazie all’apposito hashtag relativo al fenomeno, sono circolate delle foto ritraenti alcune donne, in viaggio sui mezzi pubblici, in posizioni rilassate. Queste foto sono il segno che il modo con cui ci si voglia sedere sui mezzi pubblici non ha nulla a che fare con la discriminazione di genere, ma bensì è essenzialmente una questione di rispetto ed educazione. Il perché originario della nascita di tali cartelli è una notizia curiosa e, pertanto, meritava di essere attenzionata maggiormente.