Le sigarette elettroniche sono state sviluppate per la prima volta in Cina e sono state introdotte nel mercato statunitense nel 2007. A differenza delle sigarette tradizionali si tratta di un prodotto senza tabacco. Le sigarette elettroniche infatti sono effettivamente dei vaporizzatori: invece di bruciare il tabacco, il meccanismo riscalda un liquido che si trasforma in vapore e viene poi inalato dall’utente.
Per accenderle non occorre alcun accendino in quanto le sigarette elettroniche funzionano con una batteria al litio; contengono anche una camera di vaporizzazione e una cartuccia piena di liquido.
Quando si inspira sulla sigaretta elettronica come si farebbe con una sigaretta normale, la batteria accende il dispositivo per riscaldare il liquido e vaporizzarlo. Alcune sigarette elettroniche hanno una punta LED a forma di sigaretta che brilla di rosso. Poiché non bruciano il tabacco non c’è fumo, nessun monossido di carbonio e nessun odore; quello inalato è vapore.
Le sigarette elettroniche sono prive di fumo e senza tabacco, ma non sono prive di nicotina. Il liquido nelle sigarette elettroniche è tipicamente una combinazione di nicotina, aromi, propilenglicole (un solvente) ed altri additivi. La quantità di nicotina dipende dalla miscela della particolare cartuccia liquido-nicotina installata nel dispositivo.
Alcuni prodotti contengono quantità di nicotina comparabili alle sigarette normali con tabacco, mentre altri contengono livelli più vicini a quelli di una sigaretta leggera o ultraleggera. Ci sono anche cartucce disponibili che contengono liquidi aromatizzati senza nicotina, per gli utenti che desiderano l’esperienza sensoriale di fumare una sigaretta senza gli effetti nocivi.
Come gia detto in precedenza, le sigarette elettroniche sono alimentate a batteria ed, a patto che si mantenga la batteria carica, sono riutilizzabili (anche se la manutenzione e l’usabilità dipendono dal tipo di dispositivo utilizzato). E come molti altri dispositivi elettronici che usiamo tutti i giorni molte sigarette elettroniche sono dotate di carica USB per essere caricate anche in auto. Non è solo la batteria ricaricabile che rende questi dispositivi riutilizzabili; questi dispositivi infatti possono essere riutilizzati anche cambiando il liquido nelle cartucce oppure inserendo una nuova cartuccia al posto della vuota.
