Voltiamo tutte le pagine del giorno Bruno Chiarlone Debenedetti
Nel ragionamento inedito sbagliamo l’obiettivo, qualcosa ci manda fuori strada, sottovalutiamo gli aspetti negativi e questi ci fanno entrare nella palude della periferia. Ci smarriamo in un piccolo spazio, perdiamo l’orientamento come fossimo in un deserto senza dune, senza riferimenti. L’esperienza discreta dei fallimenti pregressi ci dà la forze per uscire ben presto dalla paludee o sabbie mobili, ne troviamo i punti forti, fuori dalla palude senza danno, apriamo un libro nuovo e studiamo gli antichi affreschi, le foglie rosse, come tagliare un ramo, come leggere un libro muto.
Ogni giorno si ricomincia da capo con rinnovato entusiasmo e con tranquillità emotiva, con maggiore freschezza: la direzione del viaggio è già presente davanti a noi. Seguiamo con la nostra bella libertà il canovaccio che abbiamo in testa e lo facciamo con apparente sicurezza. Però quando ci raggiungono improvvise le novità, i piccoli imprevisti, ci troviamo impreparati: ci sconcertano e non troviamo risposte sicure dentro di noi, dobbiamo prendere decisioni senza perdere tempo ma poi sono quasi sempre sbagliate.
La scrittura ci lascia tracce di percorsi collaudati, descrizioni di avventure arrivate a buon fine. Le pagine si sfogliano veloci, ognuna è sepolta da quella che viene dopo e il libro si può scorrere solo in avanti per la realtà in divenire che non tiene legami con il passato ma sedimenta macerie pesanti e definitive.
Un riscatto impensabile a mente fredda: solo un guizzo ha portato l’altra possibilità e la forza di volontà e stata molto grande per indossare abiti nuovi e interpretare una vita altrove con lingue nuove e nuove abitudini.
Voltiamo tutte le pagine del giorno, nuotiamo verso l’isola del giorno dopo, mentre scriviamo le premesse di altri viaggi, ci dirigiamo con leggerezza guardando l’azzurro per le strade asfaltate di fresco, saliamo ad ovest nei boschi in cerca dell’ombra quieta del mezzogiorno inoltrato. Scartabelliamo i fascicoli archiviati e ne riconosciamo ogni pagina, ogni appunto a matita.
Ci sono spazi per scriverne altr e per realizzarli con il nostro impegno. Qualcuno è riuscito a dare una svolta alla sua vita, tagliando i legami, lasciandoli al proprio destino. Ricominciando da un’altra parte e ritessendo una storia diversa con altre persone, con nuovi legami. Una seconda vita in altre direzioni come un romanzo in un libro totalmente diverso. Il senso del cammino non sempre è chiaro ai primi passi. Arriva più tardi quando i passi si compiono da soli e la testa si immerge nel paesaggio.
Bruno Chiarlone Debenedetti