La Polizia e la scuola. A Foggia nella scuola Feltre-Zingarelli entra il progetto alla educazione alla legalità
In occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, lo psicologo della Polizia di Stato dott. Giovanni Ippolito e la responsabile dell’Ufficio Minori della Questura, Sostituto Commissario de Sario Alfonsina, oggi 12 settembre hanno incontrato gli alunni dell’Istituto omnicomprensivo Da Feltre-Zingarelli, per inaugurare il programma di educazione alla legalità per l’a.s. 2017/2018
L’istituzione scolastica è chiamata sempre più frequentemente a rivestire un ruolo cardine nella diffusione dei valori di legalità e senso civico nella cerchia dei giovani studenti.
Educare gli stessi al rispetto delle regole in un contesto di vita associata, rappresenta il più potente antidoto di contrasto alle sempre più diffuse forme violenza e di sopraffazione perpetrate ai danni del nostro tessuto sociale.
In quest’ottica acquistano significato le diverse campagne di educazione e sensibilizzazione intraprese grazie alla collaborazione tra Polizia di Stato e scuola, tra cui quelle di contrasto all’abuso di sostanze stupefacenti e alcool, al gioco d’azzardo, l’educazione alla sicurezza stradale e la prevenzione di forme di bullismo e cyberbullismo.
L’intento perseguito, grazie anche alla particolare sensibilità sul tema della Preside Prof.ssa Mirella Coli, è sorretto dall’intima convinzione che il contrasto al fenomeno criminale sia rimesso alla coscienza civica plasmata dalla educazione, prima ancora che appannaggio delle sole forze dell’ordine e della magistratura.
Gli alunni, nel corso dell’anno, avranno la possibilità di incontrare il “poliziotto” in veste di modello educativo, imparando in tal modo a concepirlo come punto di riferimento e lavoratore al servizio dei bisogni della comunità.
La Questura di Foggia porta avanti già da diversi anni, con risultati soddisfacenti, questo progetto, rivolto agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado del capoluogo e della provincia. Il progetto ha non solo finalità educative, ma mira anche a far emergere situazioni di disagio e devianza, difficilmente riconoscibili; fornisce, inoltre, utili strumenti di prevenzione e di informazione ai docenti sui comportamenti da tenere in caso di episodi meritevoli di attenzione.