Ma poi, diciamocelo pure con chiarezza, non è necessario vedere i tarli o le tarme negli armadi e nei cassetti della biancheria. Ci sono persone che non li hanno mai visti in vita loro e magari non ne hanno mai sentito parlare ma non hanno avuto, nella loro vita letteraria, nessun tipo di problema particolare, a quanto ci è dato di sapere.
La scrittura scorre piano sul pendio del giorno prima, avanza a fatica anche oggi tra i cespugli radi dell’altopiano della Curnarè. La raccolta delle parole sparse sarà discreta, si riuscirà a mettere assieme frasi asciutte e frutti secchi da spargere sul tavolo e fare una bella cernita.
Con finto lamento esponiamo la nostra fragilità umana, ci preoccupiamo per malattie, incidenti, mali sconosciuti cerchiamo risposte impossibili, sempre in allerta sotto la coperta o tra i muri del vestibolo….