La truffe online scorre via email. La consegna di un finto pacco dietro il pagamento anticipato di una fantomatica tassa
L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non cliccate nè rispondete mai a questi messaggi
Ormai è da tempo che lo “Sportello dei Diritti” continua a segnalare le tante procedure che i truffatori della rete utilizzano per spillarci denaro o appropriarsi fraudolentemente dei nostri dati bancari.
Proprio in data odierna informiamo che è stata pubblicato dalla Polizia di Stato tramite un post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” l’invito a prestare attenzione ad uno dei messaggi che può pervenire sulle nostre caselle di posta elettronica riguardo alla consegna di un fantomatico pacco dietro il pagamento di una tassa di assicurazione. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “PACCO CON SORPRESA. Questo tipo di truffa, leggermente più evoluta di quella del “pacco”, vi chiede un pagamento anticipato di una fantomatica tassa di assicurazione. Diffidate.”.
Il modo migliore per difendersi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è quello di non rispondere mai a questi messaggi e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di pagamento o di dati bancari o sensibili. Il problema però è sempre lo stesso: molti utenti della rete continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette e si agisce d’istinto dando seguito alle allettanti proposte di ricezione di un bene o alla convinzione che sia proprio il pacco che stiamo tanto aspettando. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché gli spedizionieri non utilizzano mai questo tipo di procedure. Nel caso siate comunque incappati in frodi analoghe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@ sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.
Lecce, 18 ottobre 2017
Giovanni D’AGATA