Ad Albenga si parla di Aleramici in Sicilia

Agli studi liguri si parla di Aleramici e Albenganesi in Sicilia
ALBENGA- Un appuntamento, dedicato alla riscoperta della presenza degli Aleramici in Sicilia, si svolgerà questo pomeriggio a Palazzo Peloso Cepolla (Museo Navale Romano, inizio alle ore 16 e 30).
L’Incontro, sul tema “Aleramici” (e Albenganesi) in Sicilia tra Medioevo ed Età Moderna, viene organizzato dall’istituto Internazionale di Studi Liguri di Albenga con la collaborazione del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e rientra tra le iniziative previste dal progetto Aleramici in Sicilia.
Due i relatori: Roberto Maestri, presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, coordinatore del progetto Aleramici in Sicilia, e Riccardo Musso dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.
“La conferenza- spiegano gli organizzatori- intende ricostruire i legami tra gli Aleramici e la Sicilia: legami che risultano assai più complessi ed articolati rispetto a quanto potrebbe apparire da una prima analisi superficiale. I collegamenti risalgono all’XI secolo, quando nobili, coloni e soldati provenienti dalla Marca Aleramica (comprendente il Monferrato, le Langhe e il Savonese), e piccole aree occidentali della Lombardia e dell’Emilia, raggiungono la Sicilia.
Il processo migratorio assume particolare rilievo per la presenza degli esponenti di alcune importanti famiglie feudali Aleramiche: i del Vasto, gli Agliano, i Del Carretto, gli Incisa; oltre alla partecipazione dei Marchesi di Monferrato. Particolare importanza ebbero i Del Carretto che, grazie ad una serie di matrimoni con prestigiose casate siciliane, si stabilirono nell’isola dove ebbero la signoria di Racalmuto e di altre terre”.
Viene così a formarsi un’isola linguistica Gallo-italica all’interno della Sicilia che è definita come Sicilia lombarda o Lombardia siciliana, da cui derivano le espressioni, in uso ancora oggi, di “colonie lombarde di Sicilia”, “comuni lombardi di Sicilia” e “dialetti lombardi di Sicilia”.
” Di diverso tipo – spiegano all’ Istituto Studi Liguri- fu l’emigrazione verso la Sicilia, in particolare verso i centri costieri, che si ebbe a partire dalla fine del XV secolo, quando l’intensificarsi dei rapporti commerciali tra l’isola e Genova portò numerosi mercanti a stabilirsi in Sicilia, raggiungendo in molti casi posizioni di primo piano all’interno della società isolana, imparentandosi con famiglie del patriziato locale e ottenendo terre e feudi dai re di Spagna. Anche Albenga e la Riviera di Ponente parteciparono a questo fenomeno, come testimoniato dalle vicende di famiglie come i Peloso e i Cepolla di Albenga, i Benenato e i Massa di Finale, i Conte e i Ferrero di Savona”.
Il progetto Aleramici in Sicilia rappresenta anche un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico sotto l’egida dei siti UNESCO de I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e della Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale.
L’incontro di oggi rappresenta anche una importante occasione per promuovere un percorso di rilievo europeo: nel corso dei secoli gli Aleramici si confrontarono con Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, conservando una loro identità, ma dimostrandosi sempre aperti al confronto con altre culture. L’appuntamento costituisce infine una tappa di un percorso che si svilupperà, nei prossimi mesi, in Piemonte in Sicilia ed in Liguria offrendo numerosi spunti di approfondimento tra terre lontane geograficamente, ma con molteplici punti di contatto.
CLAUDIO ALMANZI