Questione Sangalli Vetro. Il Governo e il PD non perdano altro tempo e diano risposte vere ai lavoratori e alle loro famiglie
La drammaticità e la delicatezza della questione sono tali che Forza Italia, per senso di responsabilità politica e istituzionale, non vuole fare strumentalizzazione politica e offre la propria collaborazione, in modo incondizionato; l’importante è che si faccia presto, perché ogni giorno perso potrebbe essere l’ultimo utile!
È di questi giorni la grave notizia che il curatore fallimentare della “Sangalli vetro”, l’azienda del vetro rinomata in Europa e che fino a tre anni fa era operativa a Macchia, stia svendendo l’asset industriale (vale a dire, vende tutto lo stabilimento, pezzo per pezzo). Nei giorni scorsi, e per la precisione il 29 novembre, il Curatore fallimentare ha persino rigettato una proposta di acquisto. Come mai questi signori sono lasciati liberi di fare ciò che vogliono, giocando sulla testa dei lavoratori?
La cosa che sconcerta è l’immobilismo delle Amministrazioni preposte nell’affrontare questo problema. Non vogliamo essere polemici in questo momento, ma dov’è l’Assessore Raffaele Piemontese? Dove sono i supporter che pendono dalle sue labbra? Dov’è l’onorevole Scalfarotto, che è proprio Sottosegretario allo Sviluppo Economico? Chi più di lui poteva prendersi in carico questa vicenda, se lo avesse voluto? Dove sono tutti quelli del PD di Monte che dicono di avere grande stima e amicizia per Scalfarotto? Cosa sta facendo l’Assessore Generoso Rignanese perché il suo partito dia risposte? È chiaro a tutti che i Sindacati e i lavoratori sono stati lasciati soli.
Ciò è successo perché un partito, il PD, avendo capito che i Governi Renzi prima e Gentiloni poi non avrebbero mosso un dito per risolvere questa vertenza, non ha preso di petto la questione.
Non si venga a dire che i proclami di questi giorni di Senatori passati da poco alla corte di Renzi o di Deputati del nostro territorio possano risolvere il problema. La cosa si doveva affrontare prima, senza farsi condizionare dall’appartenenza partitica, ma lasciandosi condizionare da una sola cosa: dall’appartenenza al proprio territorio, dalla vicinanza alla propria gente, dall’aiuto vero e concreto ai tanti lavoratori, ai padri e alla madri che, dopo tre lunghi anni di lotta, di speranze, di impegni presi dai politici di turno, si sono visti scaraventati nel baratro della perdita del lavoro.
È strano che la Viceministro Bellanova (consentite: ingenuo chi crede ancora alle sue parole), il Sottosegretario Scalfarotto e il Ministro Calenda non siano riusciti in tre anni a trovare una pur minima soluzione alla “Sangalli Vetro”, uno stabilimento che direttamente ha 200 dipendenti, mentre incessante è il loro impegno per realtà industriali, anche più grandi, di Bari o Taranto. Sembra quasi che, per questo Governo, le vertenze di quelle terre siano di serie A e la nostra vertenza – perché “Sangalli vetro” è la vertenza di ognuno di noi, dei nostri figli, delle nostre famiglie – sia vertenza di serie B. Per non parlare della disponibilità e della celerità che Renzi e tutto il PD hanno sempre avuto nel salvare le banche.
Sono trascorsi più di due anni e crediamo che ora si possa mettere a conoscenza la cittadinanza di una richiesta fatta a Renzi. Era il 3 febbraio del 2015 quando, con una lettera urgente e riservata personale, protocollata dal Comune al n. 1149-(U) (QUI ALLEGATA), l’Amministrazione di Iasio scrisse al Presidente del Consiglio dei Ministri, Renzi, già allora Segretario del PD (come tutti sappiamo, la Politica girava attorno a lui e, se avesse voluto, avrebbe potuto fare miracoli). Una lettera accorata, senza toni di parte, anzi, con la cordialità e il sostegno che pensavamo fosse giusto dare ad un giovane Presidente del Consiglio. Chiedevamo un interessamento diretto da parte di Renzi, perché eravamo convinti – e purtroppo i fatti di oggi ci danno ragione – che la cosa non era considerata da nessuno, se non dai lavoratori, dai Sindacati e dagli Enti locali. A quella lettera, a distanza di più di due anni e mezzo, non è mai giunta risposta, e non vogliamo pensare che sia stata voluta perché l’Amministrazione di Iasio non era PD!
Eppure, nel frattempo Renzi e il PD hanno salvato dalla stessa situazione un’azienda sempre del Gruppo Sangalli, situata nella Regione Friuli Venezia Giulia, di cui è Presidente Debora Serracchiani, a quel tempo vice di Renzi al PD. Ebbene sì, anche di fronte al lavoro, alle giuste rivendicazioni dei lavoratori, dei loro figli e delle loro famiglie, evidentemente si fanno le distinzioni!
Chiediamo di smetterla con i proclami di parte, con gli impegni dell’ultima ora, con le lettere dai toni forti di Onorevoli e Senatori che si ricordano, stranamente, della “Sangalli Vetro” di Macchia solo ora, a distanza di pochi mesi dal responso elettorale, e chiediamo con forza che il Governo prenda di petto la questione e trovi subito una soluzione ad uno stabilimento che non ha 350 dipendenti (vedi un’azienda di Bari salvata non più tardi di due mesi fa dalla Bellanova), non ha circa 11000 dipendenti (vedi l’ILVA), non ha una figlia Ministro (Banca Etruria), ma è un’azienda che ha 200 dipendenti circa, il cui lavoro dà certezze economiche al nostro territorio.
Suona strano che un deputato del PD, vicino al Governo, mostri rassegnazione verso la sacrosanta richiesta dei lavoratori per ottenere un’ulteriore proroga per la cassa integrazione. Se oggi quei lavoratori sono per strada, se dopo tre anni sono in queste condizioni, certamente qualcuno dovrà rispondere per questo immobilismo, e non sono certamente loro, ma il Governo PD!
Noi saremo al fianco dei lavoratori chiedendo e spronando – come già abbiamo fatto – i nostri Rappresentanti politico-istituzionali a far convocare con urgenza un incontro, allargato a tutti i Rappresentanti del territorio (Consiglieri regionali ecc.), prescindendo dall’appartenenza partitica: i lavoratori e questa terra non possono pagare, ancora una volta, per scelte di parte; i lavoratori della “Sangalli vetro”, i nostri figli, i nostri padri, i nostri fratelli devono riavere ciò che gli è stato tolto, devono riavere il lavoro, massima dignità per ogni cittadino!
La drammaticità e la delicatezza della questione sono tali che Forza Italia, per senso di responsabilità politica e istituzionale, non vuole fare strumentalizzazione politica e offre la propria collaborazione, in modo incondizionato; l’importante è che si faccia presto, perché ogni giorno perso potrebbe essere l’ultimo utile!
(fonte: Forza Italia – Sezione di Monte Sant’Angelo).