MUAY THAI SASSARI -In gabbia arrivano i cutmen
Nuova professione negli sport da combattimento, tra bendaggi delle mani e attenzione alle ferite degli atleti che lottano sul quadrato e nella gabbia. Il sassarese Angelo Tarantini tra i più importanti professionisti del settore
Il cutman è quella figura resa famosa dai vecchi film di pugilato come Rocky. È l’uomo all’angolo del ring che si occupa della fasciatura delle mani degli atleti prima del combattimento, è quello che ha cura del viso dei combattenti durante il match.
Nelle Mma e nei combattimenti in gabbia con i guanti da 4 once, i cutman da anni sono diventati indispensabili. Sono altamente specializzati e abilitati al primo soccorso e la loro figura è regolamentata da Safe Mma e dalle federazioni e commissioni internazionali di Mma e pugilato. «L’80 per cento degli infortuni negli sport da combattimento – spiega Angelo Tarantini – si verificano alle mani. Un corretto bendaggio durante gli allenamenti e le competizioni non solo salvaguarda la salute degli atleti ma ne prolunga anche la carriera. Questo non solo dei professionisti ma anche, e soprattutto, per gli atleti che si trovano a combattere nel fine settimana e il lunedì devono riaffrontare un’altra dura settimana di lavoro».
Tarantini è stato il primo italiano, il nono al mondo, a conseguire la licenza cutman internazionale rilasciata dall’International mixed martial arts federation (IMMAF) e fa parte del “Cut team internazionale” che segue gli eventi Immaf nel mondo. Lavora con cutman che hanno fatto la storia di questa professione: specialisti che operano nel mondo del pugilato e dell’Ufc come Bob Plant, Jamie Sheldon e il suo mentore Joseph Clifford.
Da alcuni anni, inoltre, Angelo Tarantini ha avviato anche una serie di corsi in Italia per promuovere l’importanza professionale della figura del cutman e del cornerman.
Angelo Tarantini, con una esperienza di 35 anni fra arti marziali e sport da combattimento, prima da atleta e poi da insegnante, vanta oltre 2.500 angoli sulle spalle con presenze in Irlanda, Repubblica Ceca, Bulgaria, Singapore, Thailandia, Francia, Bahrein, Germania, Romania, Australia. Il sassarese è anche il primo Italiano a lavorare all’estero, ingaggiato agli eventi più importanti come gli Europei e i Mondiali Immaf, gli Asian Open sotto l’egida della Ufc Singapore e il “Brave” in Bahrein che, di recente, ha messo in palio due titoli mondiali.
A essere molto impegnativi sono proprio i grandi tornei come, gli Europei o i Mondiali, con centinaia e centinaia di atleti che combattono tutti i giorni per una settimana. «Oltre a garantite fasciature perfette – spiega – bisogna prendersi cura di piccoli infortuni, lacerazioni o ematomi che potrebbero minare la salute dell’atleta o impedirgli di proseguire il torneo nelle giornate successive. È importante garantire la massima igiene, utilizzando solo prodotti naturali, ed evitando il rischio di contaminazioni.
«A rendere il nostro lavoro un valore aggiunto – conclude – è la fortuna di lavorare con staff medici e arbitri di grandi esperienze che lavorano in Ufc, partner di Immaf e nelle migliori promotion mondiali».