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Poltrona direzionale: com’è cambiata nel corso del tempo

Le poltrone o sedie da ufficio vengono comunemente suddivise in due grandi gruppi: le poltrone direzionali e quelle invece operative, le poltrone cioè pensate per i manager aziendali, per coloro che devono insomma prendere delle decisioni e gestire l’azienda dall’alto, dal vertice, e le poltrone pensate invece per coloro che devono rispondere a questi comandi. Questa suddivisione un tempo davvero molto netta è oggi diventata invece piuttosto sfumata. Perché? Andiamo insieme alla scoperta di questo cambiamento e delle caratteristiche da prendere in considerazione al momento dell’acquisto.

Un tempo coloro che stavano al vertice di un’azienda e che la gestivano non trascorrevano il loro tempo chini su documenti né tantomeno chini sulla tastiera di un computer. Trascorrevano in ufficio poco tempo, perché il resto della giornata erano irretiti in impegni pensati proprio per la gestione aziendale come meeting, incontri di lavoro, riunioni e simili. Capite bene quindi che non avevano bisogno di una poltrona che risultasse particolarmente confortevole, bensì di una poltrona che fosse bella, elegante, chic, capace di rispecchiare al meglio la filosofia aziendale e di trasmettere anche con uno sguardo soltanto il massimo della professionalità possibile.

Oggi la situazione è cambiata davvero molto. Coloro che stanno al vertice si trovano ancora irretiti in molti impegni istituzionali, in meeting e riunioni, ma lavorano anche in modo operativo oltre a dirigere e dare ordini. Le loro giornate lavorative sono molto più impegnative insomma rispetto al passato e anche loro, proprio come accade per i loro dipendenti, si trovano a dover trascorrere molte ore tra documenti, carte, navigazioni online e simili. Anche loro quindi hanno bisogno di poltrone che siano confortevoli.

Una poltrona direzionale non deve più quindi essere solo professionale e di elevato gusto estetico, ma deve anche garantire un comfort eccellente, così che anche dopo molte ore di lavoro sia possibile sentirsi sempre riposati, così che sia possibile evitare che la propria colonna vertebrale subisca alcun tipo di stress. Proprio questo è infatti il rischio: dopo molte ore dietro ad una scrivania la propria colonna vertebrale, specialmente nella zona lombare, può sentirsi piuttosto stressata, costretta in una posizione inadeguata, con una postura scorretta e poco salutare. E così è facile incorrere in molti dolori, spesso anche costanti a lungo nel tempo, dolori che possono compromettere il proprio generale stato di salute e persino le proprie performance sul posto di lavoro.

Una poltrona direzionale deve invece garantire sempre una postura ineccepibile. Deve quindi essere ergonomica ed ogni suo elemento deve essere regolabile così che sia possibile rispondere al meglio alle esigenze di ogni stature a e di ogni corporatura. Una poltrona direzionale deve inoltre permettere di assumere varie posizioni, in modo da rispondere ad ogni esigenza che possa nascere sul momento, e deve essere in possesso possibilmente anche di braccioli e di ruote.

Prestate inoltre sempre molta attenzione ai materiali scelti per la sua realizzazione, materiali che devono essere di prima qualità e capaci di durare a lungo nel tempo. In questo modo avrete la possibilità di evitare di dover cambiare poltrona nel giro di pochi anni, una seduta che vi accompagnerà lungo la vostra carriera e che vi aiuterà a lastricare questo cammino di immensi successi e grandi soddisfazioni.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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