Piacenza, ennesima giornata della vergogna. Carabiniere ferito e FF.OO. aggredite [VIDEO]
Il grave il bilancio purtroppo ottenuto a Piacenza per la manifestazione “antifascista”, per contestare l’apertura di una sede di Casapound, ha indotto il Comando Generale Arma Carabinieri, nello specifico il Consiglio Centrale di Rappresentanza, a divulgare un comunicato di seguito riportato. Si ricorda che durante la suddetta manifestazione organizzata da gruppi di estrema sinistra, dove hanno preso parte circa 400 manifestanti, è stato aggredito e ferito un Carabiniere, oltre alle Forze dell’Ordine presenti per garantire sicurezza urbana, presidiando la zona della sede.
«Un brigadiere dei Carabinieri di 50 anni alla mercé di criminali che sventolando la bandiera della pace, alimentano violenza pestandolo senza alcuna pietà.
10 Carabinieri contro 400 scalmanati ed una pianificazione dei servizi che non ha giustificazione dinanzi al fallimento organizzativo del Ministero degli Interni. Il tutto aggiunto all’ipocrisia di affermare che tutto è andato per il meglio. L’incontrollata collettiva aggressione violenta sul Carabiniere non è motivo di soddisfazione ma di disorganizzazione per come accaduto.
Ministri che condannano alla gogna un Carabiniere per una bandiera ritenuta nazista e che nulla hanno fatto nel concreto per garantire la sicurezza dell’operatore.
Politici che chiedono reati di tortura per le forze dell’Ordine ma non si rendono conto che la vera tortura è servire con dignità una patria che ti nega onorabilità e rispettabilità.
Politici che chiedono gli identificativi sui caschi di Carabinieri e Poliziotti, senza rendersi conto che le vere vittime non sono i manifestanti.
Governi che promettono investimenti sulla sicurezza ma solo a parole ed in campagna elettorale.
In un paese civile tutto questo non accade.
In un paese civile non si porta alla gogna un Carabiniere (Placanica) per essersi difeso e si erige ad eroe un no global che lo aggrediva con un estintore.
In un paese civile non si urla 10, 100, 1000 Nassiriya umiliando la memoria di chi è morto per servire la patria.
In un paese civile le forze dell’ordine devono solo far rispettare le leggi e non subire attacchi indiscriminati da parte di frange di criminali la cui unica forza e garanzia di impunità è il voto politico. Si quel voto politico conteso da tanti al punto da far eleggere in Parlamento nel recente passato alcuni di questi pseudo criminali della pace.
Bisogna chiedersi perché tutto questo accade, ma principalmente bisogna condannare tutta la politica da destra a sinistra perché non hanno saputo difendere il nostro paese con leggi e norme a tutela delle persone oneste.
Anche il 10 febbraio 2018 sarà ricordato come l’ennesima giornata della vergogna e come tutto accade in Italia sarà dimenticato e purtroppo tutto continuerà come sempre. Ci saranno gli uomini (quelli che lavorano onestamente) ed i Caporali (politici e delinquenti) che continueranno a fare i loro porcacci comodi.
Viva L’ITALIA».
Roma, 11 febbraio 2018
I Delegati Co.Ce.R Carabinieri
Tarallo A. – Serpi A. – Pitzianti G. – Bono G. – Schiralli G. – Cardilli A. – Romeo