Chi è veramente Bianca Lancia?

E’ stata scelta dalla Dea bendata nel pomeriggio di sabato 28 aprile, prima giornata di festeggiamenti di Federicus, in Piazza Matteotti ( già Piazza Castello) durante il sorteggio per la proclamazione di Bianca Lancia 2018. Claudia Chironna, 22 anni, un diploma di geometra, e un lavoro nell’ufficio di amministrazione dell’azienda“Nuova Alta Gestioni” srl, un’impresa di pulizie di suo padre. La sorte ha voluto premiare chi impegnata in prima linea sin dalla prima edizione di Federicus, e cinque anni nella organizzazione dei giochi medievali e del Palio di San Marco, sentiva tantissimo il ruolo di Bianca Lancia. L’Abbiamo sentita ancora emozionata e fedele al suo ruolo di personaggio regale che ha svolto brillantemente al fianco del suo Impertatore Federico II di Svevia, interpretato da Domenico Pepe, entrambi altamurani doc, entrambi legati alla loro Altamura. Applaudita dalla gente, con la sua dolcezza e disarmante semplicità, ha conquistato il cuore di tutti gli altamurani e dei tanti turisti che porteranno con sé la gioia e l’emozione presente sul suo volto e racchiuso in un click.
Quando ti resa conto che non era un sogno?
Quando ho aperto il sacchetto non ho realizzato subito nonostante il colore era quello predestinato a essere Bianca Lancia. Ho riguardato più volte le sfere delle altre ragazze e la mia sfera dorata. Ero incredula. Quando ho messo a fuoco, ho sentito lo stomaco stringersi e non sono riuscita a trattenere le lacrime, E’ stata un’emozione fortissima.
C’è un momento in cui ti sei sentita svenire dall’emozione?
Si, certo. L’ultima sera mentre salivamo sul Palco Arena per assistere allo spettacolo finale e concludere poi con i saluti che decretavano la chiusura della festa.
Era l’ultimo giorno.
Si. Per noi, del Gruppo Ludico, lo spettacolo finale è sempre stato molto sentito. E salire in quel momento sul Palco nelle vesti di Bianca Lancia mi toglieva le forze.
L’incontro con Federico II?
Molto bene. Siamo entrati subito in confidenza. E’ una persona umile e alla mano. Mi sono sentita accolta dalla sua famiglia. Si è creato subito un buon rapporto, soprattutto le due bambine Ilaria ( 8 anni) e Valeria (5 anni). Il lunedì siamo state tutta la giornata insieme nella nostra area ludica allestita in Piazza della Repubblica. Si sono molto divertite. Si sono subito affezionate e sicuramente ci rivedremo ancora insieme anche al mio fidanzato Aldo.
Un Aldo Caggiano geloso o collaborativo.
Geloso assolutamente no. Anzi, si è senti coinvolto perché sa quanto mi impegno per la riuscita di Federicus e sa anche quanto sono stata contenta. Solo lui può sapere realmente quanto lo sono stata. Collaborativo si. Mi ha sostenuta moltissimo in questa nuova avventura, prendendo il mio posto in mia assenza. Non me lo aspettavo perché non è il tipo da dedicarsi al ludico.
Chi è Claudia Chironna nella vita?
E’ una ragazza semplice, che ama il suo lavoro e ama impegnarsi in attività, come quella dalla Fortis Murgia, per portare avanti il nome della mia città di cui sono innamorata. Non andrò mai via da Altamura.
A parte il tuo impegno sentito in Federicus, hai altri interessi?
Federicus e il mio lavoro assorbono molto del mio tempo. Mi piace comunque fare nuoto e appena posso vado in piscina.
A chi dedichi questa esperienza di Bianca Lancia?
Ad una persona che non c’è più da tre anni ormai, ed è Peppino Morgese, una delle figure chiavi della Fortis, impegnato nei lavori manuali che richiedevano tutti gli allestimenti in legno della festa.
Durante Federicus hai comunque animato i giochi medievali.
Come coordinatrice del Gruppo Ludico, non ho voluto né potuto lasciare i miei compagni alle prese con i tanti bambini che chiedevano di giocare. Volevo ringraziarli tutti perché hanno lavorato in maniera impeccabile nella gestione dei quattro gironi di festa anche in mi a assenza, seppure giustificata, dal personaggio di Bianca lancia. In particolare Ilaria Morgese e Vincenzo Pennacchia, amici per la vita, anche al di fuori di Federicus.
Come cambierà la tua vita da domani?
Credo proprio che non cambierà. Rimango comunque la stessa persona di sempre, ma con una emozione fortissima in più che mi accompagnerà per tutta la vita. Mi sentivo gli occhi della gente addosso ma non ne sentivo in disagio, pur essendo restia a mettermi al centro dell’attenzione. Non sentivi neanche la timidezza che pure ho. E’ una sensazione indescrivibile che auguro a tutte di provare. Sicuramente per me sarà un ricordo che porterò per sempre con me e che racconterò ai miei figli.