Consiglio di sicurezza dell’ONU chiede l’implicazione d’Algeria per risolvere la questione del Sahara
I membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU riuniti l’8 agosto hanno riaffermato unanimemente il loro fermo sostegno ad una soluzione politica realistica, pragmatica e basata sul compromesso, alla disputa regionale sul Sahara marocchino, e questo conformemente alla risoluzione 2414, adottata il 27 aprile,2018.
Questa posizione è stata sottolineata durante le consultazioni del Consiglio e la dichiarazione dell’inviato Personale Horst Kohler sulla sua visita nella regione, nel giugno scorso.
In questa quadro, dei membri del Consiglio hanno apportato il loro sostegno all’Iniziativa marocchina di autonomia come soluzione seria, credibile e duratura alla disputa regionale sul Sahara marocchino. Altri membri hanno espresso il loro apprezzamento agli sforzi del Marocco per l’emancipazione politica e lo sviluppo economici e sociale delle province del sud.
Il sostegno dai membri dell’organo esecutivo delle Nazioni Unite, alla soluzione politica realistica, pragmatica e di compromesso a questa disputa regionale è una nuova riconferma della sepoltura definitiva dei piani e proposte superati ed irrealistici sostenuti dall’Algeria e Polisario.
Pertanto i membri del Consiglio di Sicurezza non solo soddisfati ma sono rallegrati della visita di Kohler in Sahara marocchino apprezzando “gli sforzi del Marocco per la riuscita di questa visita durante la quale ha incontrato, in tutta libertà, tutti gli interlocutori che aveva auspicato di incontrare” e ha fatto sapere che aveva incontrato “i Presidenti delle due regioni del Sahara, gli eletti regionali e nazionali, i Chioukh ed i notabili della regione che hanno espresso tutti il loro sostegno per iniziativa marocchino di autonomia”. Tale visita ha permesso all’inviato personale di vedere da vicino i progressi e lo sviluppo economico e sociale realizzati in Sahara marocchino.
Il Marocco riafferma: Nessuna soluzione alla questione del Sahara marocchino senza la sua consultazione e senza l’implicazione dell’Algeria la principale parte responsabile della genesi ed il mantenimento di questa disputa. C’é da ricordare che nella sua risoluzione 2414 del 27 aprile 2018, il Consiglio di sicurezza aveva chiesto ai paesi vicini e dunque all’Algeria di “apportare un contributo importante al processo e di impegnarsi molto di più per progredire verso la soluzione politica”.
Agli incontri della delegazione marocchina con l’inviato personale, il Regno marocchino ha sempre espresso il suo attaccamento al processo ONU, conformemente ai fondamentali della sua posizione ricordata nel Discorso del Re Mohammed VI, in occasione del 42mo anniversario della Marcia Verde, il 6 novembre 2017:
1 – Nessun regolamento della questione di Sahara è possibile al di fuori della sovranità piena ed intera del Marocco sul suo Sahara, ed al di fuori all’Iniziativa d’autonomia, la cui comunità internazionale ne ha riconosciuto la serietà e la credibilità;
2. Le esperienze passate dovrebbero permettere di meditare su un’evidenza: il problema non è tanto trovare una soluzione a questa questione, ma piuttosto di arrivare a definire il processo a seguire per giungerla. Spetta, dunque, alle parti origine di questo conflitto montato da ogni pezzo, di assumere pienamente la loro responsabilità nella ricerca di un regolamento definitivo;
3. Il pieno rispetto dei principi e fondamenti approvati dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu per il trattamento di questo conflitto regionale artificioso; essendo l’organo dell’Onu la sola istanza internazionale incaricata di supervisionare il processo di regolamento;
4. Il rifiuto categorico di ogni superamento o tentativo di portare danno ai diritti legittimi del Marocco ed ai suoi interessi, di ogni proposta obsoleta volta ad allontanare il piano di regolamento dai parametri referenziali approvati, dell’inserimento tendenzioso di altri argomenti, i quali sono trattati dalle istituzioni competenti;
Nella stessa seduta il Consiglio di Sicurezza ha chiesto a Horst Kohler di consultare il Marocco sul rilancio del processo politico, cosi, l’ambasciatore Rappresentante Permanente Aggiunto del Regno Unito, Jonathan Allen di cui suo paese presiede il Consiglio per questo mese, ha fatto sapere che Horst Kohler ha ricevuto grande sostegno del Consiglio per il suo approccio e per la sua proposta di “provare a vedere se potrebbe riunire le parti prima della fine dell’anno”, e “tutti noi abbiamo sottolineato l’importanza di consultazioni con tutte le parti concernenti”, aggiungendo che Kohler “ha accolto bene il messaggio della necessità di tenere delle consultazioni preliminari e rinforzate con tutte le parti concernenti, ed io sono sicuro che lo farà, compreso ciò che riguarda le modalità ed il formato e tutto il resto”.
Facendosi l’eco della richiesta marocchina, i membri del Consiglio di Sicurezza hanno preso coscienza che nessuna soluzione al problema del Sahara sarà possibile senza l’accordo del Marocco. Cosi, sia per il Marocco che per i membri del Consiglio di Sicurezza, il rilancio del processo politico sul Sahara deve essere realizzato nella trasparenza, la consultazione ed il dialogo con tutte le parti, particolarmente tra il Marocco e l’Algeria.