Prevenire le malattie del cuore: consigli e suggerimenti
Quello che mangiamo e il modo in cui lo mangiamo hanno un’influenza decisiva sulla salute dell’uomo, dal momento che l’alimentazione ha un ruolo di primo piano nel mettere a disposizione dell’organismo l’energia di cui ha bisogno per funzionare in maniera adeguata. Uno stile alimentare basato su pasti non equilibrati può essere alla base del diabete o del sovrappeso, ma anche provocare ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia: insomma, la strada è quella che conduce ai tumori e alle malattie del cuore. Come detto, non conta solo il cosa, ma anche il come: per esempio, mangiando lentamente si riducono le probabilità di diventare obesi, dato che una masticazione prolungata innesca la trasmissione di un messaggio di sazietà per il cervello.
Come mangiare
Se è vero che per la prevenzione malattie cardiovascolari l’alimentazione è fondamentale, vale la pena di scoprire quali cibi sono raccomandati e quali, invece, dovrebbero essere evitati o comunque limitati. Per la frutta e la verdura non ci sono vincoli, anzi: sarebbe opportuno consumarne non meno di 4 o 5 porzioni ogni giorno. Stesso discorso per i cereali, meglio ancora se integrali: ammesse due porzioni di pane e una porzione di riso o pasta al dì. Per lo yogurt e per il latte sono consentite due porzioni quotidiane, ricordando che dovrebbero essere privilegiati lo yogurt magro e il latte scremato. Non dovrebbero essere consumati più di due volte alla settimana i formaggi, le uova, i legumi, il pesce e la carne, così come i dolci.
Cosa mangiare
Appare evidente, pertanto, la necessità per tutti di incrementare il consumo di ortaggi e di frutta di qualsiasi tipo, in quanto si tratta di alimenti preziosi, con un alto contenuto di fibre, ricchi di sali minerali e praticamente privi di grassi. Gli esperti consigliano di preferire gli oli vegetali, come per esempio l’olio di semi di girasole e l’olio di mais, oltre – ovviamente – all’olio di oliva extra vergine. I grassi di provenienza animale, tra i quali si ricordano lo strutto, il lardo e il burro, ma anche la panna, dovrebbero essere assunti con moderazione, poiché sono una fonte di grassi saturi in grandi quantità. Insomma, meglio l’olio del burro, anche per condire un semplice piatto di pasta, tenendo conto anche del valore energetico.
Il consumo di dolci dovrebbe essere limitato, e ciò è vero a maggior ragione per i prodotti industriali: se proprio non si può resistere alla gola, meglio puntare sui dolci preparati in casa, che dovrebbero contenere meno zuccheri e meno grassi degli altri. Anche in questo caso, è opportuno preferire gli oli vegetali ai grassi animali: una torta è buonissima anche se al posto del burro si mette l’olio di semi.
E la carne?
Un discorso a sé merita la carne: escluderla del tutto dal menù settimanale non ha senso, ma è bene optare per le carni magre, e quindi per il coniglio, per il vitello, per il tacchino e per il pollo, purché privo di pelle. Attenzione, invece, alle carni grasse come quelle di anatra, di oca e di maiale. Il grasso di cottura non dovrebbe mai essere raccolto, e quello visibile dovrebbe essere eliminato: sia chiaro, questi sono suggerimenti per la salute, non di carattere gastronomico. Quel che è certo è che la carne non dovrebbe essere mangiata tutti i giorni, e che sarebbe da preferire la cottura al vapore. Gli insaccati sono, a loro volta, nemici del benessere: meglio puntare sulla bresaola, sullo speck o sul prosciutto crudo, che sono salumi magri.