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Tipologie componenti elettronici ed usi principali

In commercio sono disponibili diverse tipologie componenti elettronici, ciascuna con delle proprie funzioni specifiche. Innanzitutto, bisogna capire cos’è un componente elettronico, prima di vedere come è possibile classificarlo nelle diverse tipologie. Si parla di componente elettronico per fare riferimento ad un dispositivo che si occupa di gestire il transito di corrente elettrica al suo interno o che viene utilizzato per regolare la differenza di potenziale alle estremità dello stesso dispositivo. I componenti elettronici sono impiegati per creare dei circuiti elettronici, costituiscono i tasselli di questi circuiti più grandi, e sono fondamentali per il loro utilizzo in ambito industriale.

Abbiamo detto che esistono differenti tipologie componenti elettronici, ma procediamo prima con una suddivisione di questi in passivi ed attivi, capendo qual è la differenza fra queste due grandi categorie:

Componenti elettronici passivi: sono utilizzati per ottenere una amplificazione del segnale in ingresso, un esempio è sono l’amplificatore operazionale.

Componenti elettronici attivi: hanno bisogno solo del segnale in ingresso, non richiedono anche un’alimentazione esterna, inoltre non portano ad avere nuova energia all’interno del circuito elettronico.

A questo punto possiamo vedere quali sono le principali tipologie componenti elettronici, parlando anche delle caratteristiche principali di ciascuna di esse:

Condensatore: rientra tra i componenti elettronici passivi. La sua funzione è immagazzinare le cariche elettriche, in modo da consentire il passaggio solo delle correnti variabili, impedendo invece il passaggio delle correnti continue. Quando si parla di condensatore, bisogna ricordare che sono state inventati due tipi di questo componente elettronico, ovvero il condensatore non polarizzato ed il condensatore polarizzato.

Transistor: componente elettronico attivo, è considerato uno dei più importanti. La sua invenzione ha consentito di rivoluzionare il mondo dell’elettronica, infatti oggi questo elemento trova posto in tutti i circuiti elettronici ed è alla base del funzionamento di tutti i nostri dispositivi.

Resistenza elettrica: si tratta di un componente elettronico passivo, che viene impiegato per lo più per la polarizzazione di altri componenti, come i diodi ed i transistor. La resistenza può essere definita e studiata in base a diversi valori fisici, di cui non tratteremo il dettaglio.

Induttore: è un componente fondamentale per la creazione di filtri ed anche di circuiti oscillanti. E’ costituito da spire di filo di rame e svolge una funzione importanti all’interno delle reti RLC.

Diodo: concludiamo con questo componente elettronico che svolge la funzione di controllare il passaggio della corrente elettrica e di assicurare che essa segua una sola direzione. Prima di essere introdotto all’interno del circuito, il diodo deve essere polarizzato e per fare questo si può sfruttare una resistenza elettrica. Affinchè tutto funzioni correttamente, bisogna fare attenzione alla polarità del componente quando lo si va ad orientare all’interno del circuito elettronico.

Si è capito quindi che esistono diverse tipologie componenti elettronici e che questi possono essere impiegati per creare dei circuiti elettronici. Bisogna però fare attenzione alla fase di assemblaggio componenti elettronici, perché è una fase delicata dell’intero processo. Commettere degli errori in questa fase comporta infatti un cattivo funzionamento del circuito o addirittura non consente di ottenere un circuito elettronico funzionante.

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