Comunicati Stampa

Bolzano, fuori controllo semina il panico, aggredisce Forze dell’ordine e distrugge auto e vetrine

Fsp Polizia: “Noi ancora senza strumenti che non siano le mani o la pistola. Cosa altro deve accadere, aspettiamo il prossimo morto?”  

 

“Il grave fatto di cronaca avvenuto ieri a Bolzano riporta alla ribalta la pressante questione della carenza di dotazioni alle Forze dell’ordine. O per meglio dire mantiene la questione in primo piano, perché episodi del genere sono letteralmente all’ordine del giorno. Eppure gli operatori in divisa sono ancora senza strumenti idonei per intervenire in maniera efficace, rapida e sicura, potendo ancora contare solo sulle proprie mani o sulla pistola d’ordinanza che, in Italia, rimane sempre nella fondina. Ore per risolvere una situazione che avrebbe potuto concludersi in pochi minuti. Ci chiediamo cosa debba ancora accadere perché si ponga rimedio a questa situazione assurda. Possibile che ancora dobbiamo discutere di cose che sono il minimo indispensabile per consentirci di lavorare al meglio? Passano gli anni, si susseguono sperimentazioni infinite, ma ancora i poliziotti rischiano la vita senza poter neutralizzare un soggetto fuori controllo con la facilità che certi strumenti consentirebbero. Strumenti banali, come spray antiaggressione o taser che, con spese irrisorie nel bilancio complessivo di un apparato sicurezza degno di un paese all’avanguardia come l’Italia, consentirebbero di limitare danni incalcolabili, come certamente sono quelli alla salute degli operatori in divisa”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, Federazione sindacale di Polizia, dopo che ieri, a Bolzano, un 35enne originario del Togo ha preso a calci e pugni un operatore della Croce rossa, poi è uscito dal locale centro di accoglienza, nudo, e ha colpito con un bastone di legno e uno di ferro vetrate e veicoli lungo le strade prima di aggredire anche poliziotti e carabinieri intervenuti per fermarlo, i quali poi hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

“Non è più comprensibile né giustificabile che ancora notizie del genere riempiano i titoli, e tuttavia che non si intervenga per fornire alle Forze dell’ordine ciò che è indispensabile, ignorando o fingendo di ignorare cosa voglia dire arginare la violenza cieca con cui ci confrontiamo ogni giorno. Un soggetto alterato o comunque fuori controllo per i più disparati motivi rappresenta un pericolo inimmaginabile, e troppo spesso non ha alcuna lucidità per poter essere ricondotto alla calma. Noi continuiamo a fronteggiare questi pericoli a mani nude, ma non siamo buttafuori da strada, siamo professionisti della sicurezza e oltre a questo titolo dovremmo avere anche i relativi mezzi”.

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