Caso Souad Sbai: cosa accade?
Martedì 19 marzo 2019 In seguito alle gravissime diffamazioni della “marocchina” Souad Sbai pubblicate nel quotidiano “La Repubblica” ieri in cui essa pretende che “Per la morte di Imane Fadil seguite la pista marocchina, loro sanno come si usa il veleno”. Cosi l’incredibile donna, oltre, a manipolare i fatti prima dell’autopsia, presenta gravi accuse contro nostro paese il Regno del Marocco e le sue istituzioni, sopratutto quelle diplomatiche, circa il decesso della ragazza marocchina. Sosteniamo le azioni legali intraprese dall’Ambasciata del Regno del Marocco a Roma contro tali diffamazioni e falsità. Apprezziamo molto l’azione del consolato generale del Marocco a Milano nel seguire attentamente il caso della defunta in stretta collaborazione con la giustizia italiana. Apportiamo a conoscenza delle istituzioni e l’opinione pubblica che tali scorrettezze e diffamazioni volte ad infangare l’immagine del Marocco e dei marocchini in Italia, sono proprio il vero veleno mediatico dell’inattendibile autoproclamata presidentessa a vita di una associazione che pretende di difendere le Donne. Davanti alla gravità delle accuse dichiarate da Sbai e come capita in ogni paese democratico, chiediamo un immediato intervento della Giustizia italiana per ascoltare le prove dell’interessata (Souad Sbai) e informare l’opinione pubblica sui relativi contenuti. Siamo davanti ad altro motivo di cui è auspicabile verificare tutte le false dichiarazioni della donna comprese quelle relative all’integrazione, le culture, i diritti e doveri dell’essere umano e del pianeta.
Firme Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia Forum Italo Marocchino per le Relazioni Bilaterali Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà