Centro per le Arti di Ittiri “Sestos” convegno sull’abbigliamento tradizionale sardo
Il Centro per le Arti ospita come di consueto Sestos, l’evento organizzato dall’Associazione Ittiri Cannedu per studiare, conoscere e tutelare la tradizione vestimentaria della Sardegna. L’appuntamento è per sabato a partire dalle 17 col convegno curato da Gian Mario Demartis, l’unico in Sardegna che si occupa con cadenza costante del tema, come dimostra il traguardo della decima edizione.
Dopo il saluto delle autorità verranno presentate le relazioni. Giuseppe Piroddu parlerà su “Un delicato e appassionante lavoro. Esperienze di confezione di costumi tradizionali”; Giovanni Painvece si soffermerà su “Buttones a buccia e buttones a marzeddu”.
Gian Mario Demartis tratterà l’argomento “Sacro e profano nell’abbigliamento tipico di Ittiri”. Se gli influssi di religioni precristiane sul vestiario tradizionale sardo risultano estremamente difficili da identificare con metodologia scientifica, al contrario sono palesi le influenze cristiane.
Nell’abbigliamento popolare di Ittiri si individuano numerosi elementi di derivazione chiesastica. Per esempio nei gioielli : rosari , croci e catene disposte come il monogramma della Madonna e poi nello stesso corredo di ori del “ costume femminile di gala” strutturato come ad imitazione del l’addobbo del simulacro di alcuni santi.
Nel corso della serata verrà conferito il premio “manos de oro” ad un artigiano del “costume”, dell’oreficeria o dell’artigianato che si sia particolarmente distinto per la sua attività.
Accompagnerà l’evento l’offerta musicale tutta al femminile, “Voci di donne”, che prevede le esibizioni per il canto logudorese Gavina Fiori accompagnata dalla chitarra di Tore Matzau, per il canto campidanese (canto a curbas e gocius) Sabrina Sanna accompagnata dalla chitarra di Alessandro Melis, e infine il Coro Femminile “Nostra Signora di Monserrato”.
Presenta Maria Caterina Manca.
La mattina alle 11 sarà inaugurata sempre al Centro le Arti, una mostra riepilogativa delle edizoni di Sestos.
Hanno collaborato con l’Associazione Ittiri Cannedu il comune di Ittiri, la Pro Loco ittirese, gli enti pubblici regionali e la Fondazione Sardegna.