Società

Storia e tecnologia: aperta la nuova sala immersiva dei Bronzi dorati di Pergola firmata Paco Lanciano

PERGOLA (PESARO URBINO) – I Bronzi dorati raccontano la loro storia: un viaggio nel passato, tra arte e cultura, emozionante e coinvolgente. E’ stata aperta al museo di Pergola (Pesaro Urbino), dopo gli importanti lavori di rifunzionalizzazione e gestione realizzati dall’Amministrazione comunale, la nuova sala immersiva che ospita l’unico gruppo in bronzo dorato giunto dall’età romana sino ai giorni nostri. Ideatore e direttore dei lavori Paco Lanciano, professionista di fama internazionale, consulente di Piero Angela, di Quark e Superquark, che ha realizzato, fra l’altro, l’allestimento delle Domus Romane di Palazzo Valentini, dei Fori di Augusto e di Cesare ai Fori Imperiali.

Nuovo look per la sala, l’Oro di Pergola ancor più affascinante grazie alle più moderne tecnologie.

Un grande progetto per presentare in modo nuovo, originale e assolutamente suggestivo i Bronzi dorati, con la partecipazione del visitatore in un percorso organizzato come racconto. Modernissime tecnologie per esaltare i 9 quintali di bronzo e oro magistralmente forgiati duemila anni fa. Innovative applicazioni illuminotecniche presenti nei più grandi musei, realizzate dall’azienda di Recanati Effetto Luce, che ha lavorato anche per il Louvre, proiezione di un filmato a supporto dell’installazione multimediale per creare un ambiente immersivo: un risultato e un effetto straordinari.

In questa sala è conservato un tesoro antico e straordinario”, con queste parole della voce narrante scatta l’appassionante e coinvolgente proiezione che ripercorre la storia dei Bronzi, rinvenuti nel giugno 1946 a Cartoceto di Pergola, in località Santa Lucia di Calamello, da due contadini.

«Il nostro museo – spiega il sindaco Francesco Baldelli – con questi investimenti svilupperà sempre nuovi contenuti e saprà dare risposte a chi, come noi, trova nella cultura le radici della nostra città, conforto delle origini dei nostri valori e della bellezza. La cultura potrà essere strumento fondamentale per lo sviluppo dell’economia e del turismo locale e dell’intera regione Marche. Presentiamo una prima parte del restyling del museo che abbiamo affidato a uno straordinario professionista come Paco Lanciano; nei prossimi mesi il resto dei lavori. Un investimento importante, oltre 270mila euro, per una città che crede nella cultura e nel turismo. Ringrazio il ministero, la soprintendenza, con cui abbiamo realizzato il progetto nella più totale condivisione, e tutti coloro che hanno collaborato».

lavori sono stati ideati e diretti da Paco Lanciano che dopo gli innumerevoli successi, tra cui gli allestimenti di Palazzo Valentini e dei Fori di Augusto e di Cesare, ha accettato con piacere di lavorare per Pergola e i suoi Bronzi«Sono molto contento di aver scoperto Pergola e il suo museo, e conosciuto una comunità che ha il grande desiderio di far conoscere questo tesoro. Con l’aiuto della tecnologia ho cercato di farli “parlare” per raccontarci la loro storia, affinché i visitatori possano apprezzarne appieno il valore. Grazie alla multiproiezione si scoprono tanti segreti che rendono ancor più spettacolari ed interessanti questi reperti riemersi dopo secoli dal terreno, che riescono ad emozionarci parlandoci di un mondo lontano eppure ancora così affascinante per tutti noi. La tecnologia al servizio dei beni culturali, per far avvicinare tutti noi alla storia. Una presentazione capace di coinvolgere anche gli studenti, di appassionarli. Un lavoro unico come unici sono questi reperti».

Il Museo di Pergola è gestito da Confcommercio Marche Nord: «E’ una emozione unica – sottolinea il direttore Amerigo Varotti – ammirare i Bronzi dorati in questo modo assolutamente fantastico e coinvolgente. Una presentazione romantica, una immersione nella storia davvero uniche. Per noi che promuoviamo i Bronzi in tutto il mondo una straordinaria opportunità in più».

Durante i lavori è stato inoltre riscoperto e reso fruibile l’affresco del 18esimo secolo attribuito a Giovan Francesco Ferri.

I lavori ideati e diretti da Paco Lanciano e Federico Varazi, sono stati realizzati, con fondi dell’Amministrazione e col contributo del Fondo Europeo di sviluppo regionale erogati tramite la regione a seguito della presentazione dell’idea progettuale dell’Amministrazione comunale, in collaborazione col Ministero per i beni e le attività culturali e la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche.

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