Patti “30 Libri in 30 Giorni” si presenta il volume di Cesare Capitti “La città della speranza”
Nell’ambito dell’iniziativa “30 Libri in 30 Giorni” si presenta venerdì 3 maggio 2019 alle ore 17,30, presso la Sala Conferenze in Piazza Mario Sciacca a Patti, il volume di Cesare Capitti “La città della speranza”. Dopo i saluti di Mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo della Diocesi di Patti, di Mauro Aquino, Sindaco del Comune di Patti, di Enzo Princiotta, Presidente del Consorzio Intercomunale Tindari-Nebrodi, di Salvino Fiore, Sindaco del Comune di San Piero Patti, di Renato Di Blasi, Sindaco del Comune di Librizzi, di Rosario Sidoti, Sindaco del Comune di Montagnareale, sono previsti gli interventi di Cesare Capitti, autore del libro, don Stefano Brancatelli, Professore di storia della Chiesa presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina, di Ferdinando Trapani, Professore Associato di urbanistica presso l’Università di Palermo e di Giuseppe Trombino, Professore ordinario di urbanistica presso l’Università di Palermo. Modera l’incontro Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia.
La manifestazione è promossa da BCsicilia, l’Associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali in collaborazione con la Regione siciliana, la Diocesi di Patti, il Consorzio Intercomunale Tindari-Nebrodi e i Comuni di Patti, di San Piero Patti, di Librizzi e di Montagnareale. Per informazioni: Email:segreteria@bcsicilia.it – Tel. 346.8241076 Fb: BCsicilia – Tw: BCsicilia.
Le riflessioni contenute nel volume dal titolo “La città della Speranza” di Cesare Capitti mirano a recuperare la dimensione della bellezza, dell’armonia e del decoro nell’ambito degli insediamenti urbani, la speranza per la rivitalizzazione della città e delle periferie, luoghi questi privilegiati per eccellenza dove si sviluppano in pienezza l’umanità, la promozione di un’autentica solidarietà e di fraternità tra i popoli. Lo scopo del volume è diffondere la certezza che la città della speranza è contenuta nella progettualità degli spazi e del costruito, si tratta di riappropriarsi della consapevolezza che è stata donata alla cittadinanza intera una speranza affidabile. Il libro in sintesi cerca di orientare le categorie professionali a svolgere una attività nella direzione del recupero di un umanesimo applicata alle arti ed alle scienze, per restituire all’umanità una città sicura dentro la quale possano svilupparsi in pienezza le relazioni umane. L’uomo nella società attraverso la costruzione di relazioni e attraverso il lavoro può ottenere il meglio in ogni situazione. La ricerca esasperata di una crescita economica che non pone al centro la persona umana in tutte le sue dimensioni a partire dalla lotta alle diseguaglianze, e che fa a meno della necessità di ricostruire l’etica del bene comune in campo culturale, economico, politico, sociale, pone in crisi l’organizzazione stessa del tessuto sociale e distrugge irreversibilmente le differenze, le città, l’identità dei singoli e delle famiglie naturali. La crisi antropologica ha un forte impatto sulle famiglie, sulla città e sulle periferie urbane, e conduce allo smarrimento della propria identità e della propria storia. Il libro rafforza l’esigenza di perseguire il bene comune attraverso i segni contraddistinti dalla bellezza, dall’armonia e dal decoro anche negli agglomerati periferici della città.