“Fili intrecciati”, nella silloge di Lonardo l’affanno della Storia con i suoi tragici dolori
Si intitola “Fili intrecciati” l’ultima fatica letteraria del poeta Antonio Lonardo, pubblicata nella collana “La nostra terra” da Giambra Editore e insignita lo scorso settembre dei premi Aeclanum a Mirabella Eclano (AV) ed Histonium a Vasto (CH). La silloge sarà presentata sabato 14 dicembre alle ore 17,30 nella chiesa di San Paolo. Ne discuterà con l’autore Vito Didonna, docente di filosofia e scrittore. La scrittrice Daniela Fava leggerà alcune poesie. Modererà Pietro Tripodi.
Il nuovo libro di Antonio Lonardo, che reca la prefazione del critico letterario Antonio Daniele, raccoglie una sessantina di poesie, articolate in sei sezioni: Le utopie della Storia, Je m’appelle Oumoh, Il mio paese, L’Amor che move il sole e l’altre stelle, Le azioni di Papa Francesco grande esempio di civiltà, La storia siamo noi. Le note finali precisano le “occasioni”, tratte dalla cronaca e dalla storia recente, che hanno ispirato i suoi versi. Dalle stragi del Bataclan alla follia omicida scatenatasi a Nizza, dal corpicino di Aylan sulla spiaggia di Smirne alla strage del popolo armeno, dalle violazioni dei diritti umani nella Cina fino al tramonto di Fidel Castro, si avverte nei suoi versi l’eco delle tragedie e dei mali che affliggono il nostro tempo. Al di là dello sdegno culturale, c’è la speranza che la poesia, l’arte, la bellezza, la solidarietà possano separare l’umanità dalla bestialità e trionfare sull’indifferenza. A garanzia che i valori esistono, vanno preservati e dati in dote Lonardo dedica alcune liriche agli affetti familiari e all’amore.
Come scrive Antonio Daniele, «In “Fili intrecciati” prevale il forte richiamo alla cruda realtà che non ti lascia spazio per i sogni, e chiede alla poesia quello scatto d’impegno civile che sferza le coscienze e costringe a guardare intorno, oltre il proprio naso, nelle periferie degradate, nei campi d’accoglienza, nel fondo del mare, sui barconi della speranza, negli occhi di bimbi come Azam, Aylan, Omram, Oumoh, Nassade, per leggervi tutta la follia d’una esistenza assurdamente maledetta e disperata».
Nato in a Taurasi (AV), ma modicano di adozione, già docente di materie letterarie, Antonio Lonardo ha ottenuto con le sue innumerevoli raccolte poetiche centinaia di premi, tra cui spiccano per prestigio la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica e la medaglia del Presidente del Senato e il premio della critica.