Dyatlov l’ombra del KGB e sperimentazione aliena?
La Russia riapre dopo 61 anni le indagini sulla tragedia/massacro del passo Dyatlov . Yuri Yudin si domanda ancora oggi cosa possa essere successo ai suoi amici lassù e ancora oggi attende risposte che possano chiarire quella terribile tragedia. Sarebbero stati in dieci , partiti a fine gennaio per una escursione sugli Urali per un trekking verso il monte Otorten!Il gruppo composto da due donne e otto uomini lascia l’ultimo avamposto umano , ma Yuri deve abbandonare l’impresa per problemi di salute , sarà l’unico a salvarsi. Il resto del gruppo procede con la missione che prenderà il nome dal capogruppo Igor Dyatlov ,dopo la tragedia, di Dyatlov Pass.Molti sono i documenti che l’ufologo ha visionato grazie ad un sito che è dedicato proprio a questa tragedia, documentazione vera, originale che , se letta separatamente apre dubbi, misteri e incongruenze infinite. Ben oltre 64 teorie fino ad oggi sono state esposte e tutte facilmente smontabili , dallo Yeti agli ufo, dalla slavina al popolo Mansi e così via. I fatti cruenti si svolgono dal primo di febbraio quando , a causa di una tempesta di neve, sono costretti ad accamparsi ai piedi della montagna Cholatčachl’ (Kholat Syakhl o montagna della morte),durante la notte però succede qualcosa di spaventoso tanto da costringere i nove escursionisti ad uscire dalla tenda in fretta e nello stato in cui si trovavano, senza vestiti adatti al freddo notturno, senza scarpe ecc ecc.Furono trovati qualche settimana dopo in un raggio di 1km e mezzo in luoghi diversi ma stessa direzione.La causa della loro morte ufficialmente fu per ipotermia e forza violenta , ma alcuni di loro presentavano anomalie particolari di una violenza inaudita, a LYUDMILA DUBININA e SEMYON ZOLOTARYOV vengono asportati i bulbi degli occhi, la lingua e furono rotte quasi tutte le costole .All’esame dei documenti ufficiali Russi, si evince, spiega l’ufologo, che i due corpi trovati sotto il cedro ,Yuri Krivonischenko e Igor Dyatlov ebbero il tempo di fare un falò, trovarono i resti a trecento metri dal cedro , anche la giacca sbottonata di Igor è un’anomalia da non poco e che stride con chi cerca di ripararsi dal freddo.Dovevano fare rientro tra il 12 e il 13 febbraio ma solo dopo alcuni giorni i parenti diedero l’allarme,così il 20 febbraio partono i primi soccorsi , solo il 26 febbraio ci furono i primi ritrovamenti , ma anche qui leggendo i rapporti ufficiali si notano non solo incompatibilità ma anche omissioni importanti, ad esempio la tenda sarebbe stata scoperta ben due giorni dopo la spedizione di soccorso , perchè il forestale locale Pashin e il suo amico Cheglakov, che si sono comportati in modo strano, trovarono la tenda il 24 ma non dissero nulla, questo emerge dai verbali del 7 marzo 1959, non solo un altro mistero è che parrebbe non essere Semyon il corpo ritrovato , l’esame del DNA condotto nel 2008 ( nel 1959 non esisteva ancora) ha rivelato che il ceppo non corrisponde con quello dei parenti e della nipote, molti sono a pensare che in realtà l’uomo trovato e sostituito appartenesse al KGB , ma non ci sono obbiettivamente prove sostanziali su questo sospetto. L’ufologo prosegue con la sua analisi critica e approfondita, a conti fatti la scena risulterebbe non solo predisposta ma studiata ad arte per far in modo che se ne parlasse a lungo, sono 60 anni che ne parliamo, la tenda non risulta travolta ne da slavine ne da valanghe varie , è squarciata sul fianco da dove i ragazzi sarebbero usciti di corsa o apparentemente di corsa, non vi sono scatti approfonditi che mostrino l’altro fianco della tenda dove parrebbe esserci stati dei buchi creati per controllare , o forse fori di proiettili? quello che è certo i ragazzi non sono usciti dall’ingresso della tenda seppure questa appunto risulta intatta o non ustroita da qualcosa. Sono palese menzogne le affermazioni di ritrovamento delle sole loro impronte, in realtà nessuna impronta era ben chiara e addirittura furono trovate impronte di stivali militari…Ed è proprio la scena della tragedia a chiarire forse in gran parte il mistero e a svelare il colpevole, abbiamo la tenda posizionata alle pendici del monte in un piano che non si presta a slavine, la tenda è intatta e attorno si trovano pure gli sci ben piantati nella neve , prova definitiva di assenza valanga, a 1km e mezzo si trovano i corpi in direzione bosco , seguendo tutti comunque la stessa linea direzionale ma morti a tappe diverse , perchè? perchè non sono rimasti uniti e a protezione del falò fatto da Yuri e Igor? i primi due mezzi svestiti , gli altri sotto il cedro vestiti senza scarpe e gli altri poco più distanti vicino ad un dirupo con i loro vestiti e quelli presi da Ygor e Yuri , luci arancioni segnalate nella notte tra il 1 e il 2 febbraio da altri escursionisti a distanza di una 50ina di chilometri , segnalazioni che portano alla direzione di Dyatlov Pass, ufo? o elicotteri militari? La mia convinzione, tralasciando davvero le innumerevoli incongruenze, incapacità investigative di quel tempo e la mancanza di approfondimenti doverosi, mi portano a supporre che i ragazzi non siano morti li , ma siano stati messi successivamente e immediatamente dopo avvenuta morte , i referti medici visionati parlano di incompatibilità tra i traumi di alcuni di loro e la loro posizione durante il ritrovamento come se fossero stati spostati. Il KGB ha indubbiamente un ruolo chiave nella faccenda, gli Urali sono da sempre zona di test militari e di tecnologia avanzata, se vogliamo fare un paragone , è mio pensiero ci possa essere una base AREA 51 come quella americana da quelle parti, con tanto di studi tecnologici avanzati e chissà interazioni aliene per la macchina del tempo? per lo sviluppo di laser particolari? ecc ecc Dunque i ragazzi si sono trovati sul posto sbagliato al momento sbagliato , hanno visto più di quello che dovevano e forse la chiave sta proprio nell’affermazione di Igor sul suo diario quando scrive, oggi sappiamo che i pupazzi di neve esistono, non ha mai menzionato lo Yeti ( in Russo Yeti si scrive
Йети , mentre pupazzo di neve , снеговик ed è la parola che troviamo nel documento ufficiale , poi tradotto grossolanamente o volutamente in Yeti alimentando la leggenda) Forse il gruppo aveva davvero visto l’ingresso di una base che non si doveva sapere , proprio come nel finale del film doc , il passo del diavolo, dove avvenivano sperimentazioni particolari e questo spiegherebbe anche la radioattività riscontrata su alcuni di loro , fatti a pezzi come da manuale del KGB, non dimentichiamo la situazione del 1959, guerra fredda , le tensioni USA URSS e il lancio della Luna 1 avvenuto il 1 gennaio 1959 , tensioni varie un regime ancora Stalinista con tanto di Gulag e torture . I militari ( furono trovate impronte di stivali militari) li hanno colti nel dormiveglia , costretti ad uscire dalla tenda, portati presumibilmente nel luogo top secret di questa ipotetica base, torturati e uccisi , poi riportati con elicotteri sul luogo e li hanno successivamente ricreato la scena dell’orrore con tante contraddizioni necessarie a non rendere chiara la dinamica della loro morte ma abbastanza chiara come monito per chi avesse seguito lo stesso iter del gruppo in quella zona, di fatto il KGB fece interdire la zona per ben 3 anni , perchè? Nessun Yeti, nessuna valanga e nessuna tragica fatalità , ma un mistero che ricopriva il ruolo proprio di quegli anni della guerra fredda e dello sviluppo tecnologico militare.