Algeria: violenti scontri milizie e forze armate Polisario

Violenti scontri tra manifestanti e milizie armate del Polisario nei campi di Tindouf Alla cerimonia presieduta giovedì nel campo Smara dal capo del Polisario Brahim Ghali, circondato dai suoi sostenitori, sono scoppiati violenti scontri tra i miliziani armati del gruppo Polisario e dei saharawi civili. Secondo l’organizzazione degli autonomisti saharawi FORSATIN “lo scontro si è concluso con la morte di un miliziano del Fronte Polisario” e “l’arresto di decine di manifestanti”. La protesta saharawi per i diritti umani continua nei campi da diversi mesi contro la dittatura, la deviazione degli aiuti umanitari internazionali, la corruzione e malaffare della dirigenza del Polisario protetta dall’Algeria. Così un centinaio di persone inerme ritornate a protestare contro l’evasione di due detenuti autori dell’omicidio nel 2004, di Oulda Ould Boukhari Bamba, un commerciante originario della tribù Tidrarine. I manifestanti provenienti in maggioranza da questa tribù chiedono l’apertura di un’inchiesta indipendente sul coinvolgimento di alcuni alti dirigenti della direzione del Polisario che, a loro parere, avrebbero facilitato l’evasione dei due detenuti Iddih Ould Mohamed Lagdhaf e Didi Ould Othman Bamba, autori dell’omicidio. I manifestanti che gridavano slogan per chiedere la condanna delle persone coinvolte in questi casi di omicidio e di evasione sono stati accolti martedi spontaneamente da stranieri che partecipavano al “Sahara Maratona”, che hanno visto scontri tra civili e milizie armate. L’ONU condanna l’Algeria per la situazione dei diritti umani nei campi di Tindouf. Il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani (CDH) denuncia sempre la situazione illegale nei campi di Tindouf accusando l’irresponsabilità algerina di non proteggere le vittime oltre al presunto trasferimento al gruppo Polisario i suoi poteri giurisdizionali in contraddizione agli obblighi internazionali che le impongono di garantire il rispetto dei diritti di tutte le persone all’interno del suo territorio e sotto la sua giurisdizione.