Comunicati Stampa

CORONAVIRUS, NUOVE INDICAZIONI DAI MONOPOLI PER LE TABACCHERIE

 POTRANNO CHIUDERE PER MOTIVI PRECAUZIONALI O SCEGLIERE UN ORARIO RIDOTTO

 

ROMA – Maggiore flessibilità per le tabaccherie in questo periodo emergenziale, per quanto riguarda sia la possibilità di chiusura, che la modulazione degli orari. La concedono le indicazioni contenute in una nota dei Monopoli appena pubblicata e firmata dal direttore Marcello Minenna. Il testo chiarisce la posizione dei titolari di rivendita di generi di monopolio che intendano chiudere l’esercizio o ridurre l’orario «anche laddove non sussistano accertati profili sintomatici o patologici, in considerazione delle mutate esigenze riscontrate sul territorio nazionale». Al riguardo, è concessa la possibilità di «sospendere le relative attività, previa comunicazione all’Ufficio dei Monopoli territorialmente competente. Tale comunicazione dovrà essere corredata di autocertificazione, come da modello allegato, relativamente alla sussistenza di motivi precauzionali di protezione della salute pubblica collegati all’ emergenza sanitaria o di indifferibili esigenze collegate alla gestione dell’emergenza sanitaria riguardanti l’esercente o i suoi prossimi congiunti o conviventi». Se il rivenditore è fornito di distributore automatico di generi di Monopolio, riporta Agipronews, dovrà garantirne il «corretto e tempestivo rifornimento». In mancanza di distributore, dovrà indicare in un avviso i distributori attivi più vicini o le rivendite aperte. I giorni di chiusura, comunicati secondo le modalità previste nella nota, saranno considerati come chiusura per forza maggiore.

Le rivendite che rimarranno aperte, dovranno seguire l’orario ordinario oppure, previa comunicazione ai Monopoli, un orario ridotto, che comunque non potrà essere inferiore alle cinque ore giornaliere. Nel caso di orario ridotto, il titolare dovrà produrre una autocertificazione che attesti l’impossibilità di apertura secondo l’orario ordinario a causa di indifferibili esigenze collegate alla gestione dell’emergenza sanitaria riguardanti l’esercente o i suoi prossimi congiunti o conviventi.

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