Mascherine fai da te: quali materiali utilizzare secondo il New York Times
La mascherina è ormai diventato un accessorio immancabile, che permette infatti di proteggere se stessi e gli altri dal contagio e che in alcune situazioni è obbligatorio indossare. È infatti obbligatorio indossare le mascherine in tutti i luoghi pubblici chiusi, nonché nei luoghi pubblici aperti, comprese le strade e i marciapiedi ovviamente, dove non sia possibile mantenere le distanze di sicurezza. Ovviamente è anche possibile scegliere le mascherine fai da te. In questo modo si evita di utilizzare le mascherine monouso, che sono in alcune città di difficile reperibilità e che sono anche un rifiuto difficile da smaltire. In questo modo si ha la possibilità di trasformare realmente la mascherina in un accessorio alla moda. Ma quali sono i materiali e i tessuti che è bene utilizzare? Ecco i materiali migliori secondo il New York Times.
Materiali migliori per le mascherine fai da te secondo il New York Times
Ecco cosa ha affermato il New York Times. Tra i materiali migliori spiccano denim e canvas, ritenuti eccellenti per la realizzazione delle mascherine, sempre che non siano in possesso di cuciture, perché riescono a filtrare sino al 90% delle particelle piccole. Sono eccellenti anche le maschere doppio strato, con due strati di cotone ad alto spessore o meglio ancora se con uno strato di cotone e uno di flanella. Grazie a questi tessuti doppio strato è infatti possibile dare vita a mascherine che hanno la stessa efficacia di quelle chirurgiche monouso. Se poi è disponibile una tasca per il filtro, meglio ancora.
Il New York Times riporta i dati anche di altri materiali e tessuti che però non riescono a garantire la stessa efficienza come ad esempio i cuscinetti per reggiseno in spugna e cotone che riescono a filtrare il 76% delle particelle di grandi dimensioni e il 14% delle particelle piccole. Sono stati testati anche gli asciugamani di carta che filtrano fino al 96% delle particelle più grandi e il 33% di particelle piccole. Ricordiamo poi le borse in polipropilene che filtrano il 73% percento di particelle grandi e l’11 percento di particelle piccole, gli strofinacci da cucina che filtrano le particelle più grandi senza difficoltà e fino al 48% di quelle più piccole. Anche alcuni fritti per il caffè, per l’aria e sacchetti sottovuoto possono risultare materiali eccellenti. Importante però controllare che nella composizione di questi materiali non siano presenti sostanze o particelle potenzialmente pericolose per la salute.
Mascherine fai da te: ecco alcuni utili consigli
Le mascherine fai da te migliori sono insomma quelle multistrato, meglio se in cotone, flanella, denim e canvas. Quando disponibile, sarebbe preferibile però utilizzare anche il tessuto non tessuto, che non è preso in considerazione nella lista del New York Times ma che è invece da considerarsi come uno dei materiali migliori da inserire tra i vari strati, proprio come è presente infatti nelle mascherine chirurgiche. In alternativa è bene che sia presente la tasca per il filtro, per inserire un tessuto non tessuto, ma anche un filtro ai carboni attivi. Importante poi scegliere gli elastici adeguati che devono essere morbidi così che la mascherina risulti confortevole.
Da ricordare infine che il bello delle mascherine fai da te è che possono essere realizzate in ogni colore e in ogni fantasia si desideri, così da adattarle al proprio stile, alla propria personalità, così da renderle un accessorio alla mode e anche molto divertente.