Slot machine: il trend del 2019-2020
Il 2019 ha portato gli operatori del settore del gambling a una serie di valutazioni. Molte delle novità relative al gioco, almeno in Italia, sono arrivate addirittura dal Parlamento con il decreto in materia di Reddito di cittadinanza e Pensioni che aumenta la ritenuta sul alcune vincite. Nuovi costi per il rilascio dei nulla osta di distribuzione e maggior severità nelle sanzioni applicabili all’organizzazione abusiva dei giochi. A luglio dell’anno scorso è entrato effettivamente in vigore il Decreto Dignità che ha introdotto il divieto di qualsiasi forma di pubblicità a giochi o scommesse, così come il divieto alle sponsorizzazioni di prodotti o servizi relativi all’ambiente. Insomma, tempi duri per il gioco d’azzardo, nonostante qualche intervento favorevole da parte dell’AGCOM.
Entro la fine del 2020, però, dovrebbe essere prevista una grossa novità positiva in termini di slot. Si tratta delle macchine da gioco connesse da remoto (Awp-R), per un livello di sicurezza e a un controllo superiori, in primis per chi gioca. C’è chi parla già di crisi delle slot machine in Italia per eccesso di controlli, ma con questo tipo di slot l’accesso dei minori sarà limitato attraverso l’introduzione della tessera sanitaria, inoltre gli enti locali potranno sincerarsi del rispetto degli orari di accensione e adottare soluzioni tecnologiche per prevenire il gioco patologico, con limiti e tempi massimi di utilizzo, l’obbligo di esposizione dei costi della partita, lo spegnimento automatico e quant’altro.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, inoltre, ha messo a disposizione degli enti locali un’applicazione, denominata “SMART” (Statistiche, Monitoraggio e Analisi della Raccolta Territoriale del gioco fisico) per amministrare la distribuzione dei punti vendita sul territorio e ottenere segnali di funzionamento delle slot al di fuori degli orari consentiti. Gli amanti delle macchinette fisiche e virtuali si preparano ad una nuova era del gioco d’azzardo, dunque. In Italia, comunque, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Calabria, Veneto e Puglia si sono rivelate negli ultimi mesi le regioni maggiormente dedite al gambling.
L’offerta contenutistica dei giochi non esiterà ad aumentare nel prossimo futuro, complice la grande concorrenza delle software house. Alcune di queste, tra l’altro, monitorano proprio lo Stivale, come nel caso delle migliori slot machine targate Playtech che hanno messo gli occhi anche sul poker legale italiano. Chi preferisce giocare dal vivo, deve sapere che presto il mercato si orienterà quasi totalmente verso il mobile. All’interno dei confini europei, la crescita del gambling è stata dell’11% negli ultimi anni, passando da 20 miliardi di Euro di entrate lorde (GGR) del 2017 a oltre 22 miliardi nel 2018. L’Italia occupa oggi il 4° posto nel GGR, pesa l’8,1% dell’intero mercato online.
Con l’arrivo del Decreto Dignità, non potendo avvalersi di alcun mezzo di comunicazione, le aziende italiane hanno iniziato a trasformare i negozi di gioco in centri interconnessi, dove è possibile fare giocate da mobile e allo stesso tempo interagire negli shops. Prevista la messa a bando di 40 concessioni con base d’asta di 2,5 milioni, anche se secondo gli esperti, tanti limiti e costi porteranno a cambiare interamente il settore. Le attuali licenze di gioco online scadranno alla fine del 2022, di conseguenza è assai improbabile che vengano rilasciate licenze valide prima del 2023. La vera rivoluzione del settore si verificherà nella seconda metà del decennio.