RICHIESTE DI AIUTO IN AUMENTO PER L’EMERGENZA COVID-19
Un bilancio e un appello dalla Comunità di Sant’Egidio
A Genova, grazie al sostegno di Costa Crociere Foundation, con la quale è attivo un programma di supporto alla comunità genovese iniziato sei anni fa, la Comunità di Sant’Egidio è riuscita a fare fronte all’aumento sino al 35% delle persone che hanno richiesto aiuto per i pasti nei mesi di marzo e aprile. Dopo la conclusione del lockdown, si registra un ulteriore incremento del 20%, con l’emergere di nuove situazioni di disagio rimaste per ora sommerse a causa delle restrizioni agli spostamenti.
Genova, 25 maggio 2020 – Sono in aumento le persone che a Genova si rivolgono quotidianamente alla Comunità di Sant’Egidio a causa dell’emergenza COVID-19.Durante il lockdown il numero di richieste di sostegno alimentare è cresciuto sino al 35%, mentre l’inizio della così detta “fase due” sta facendo registrare un’ulteriore crescita del 20%.
Nei mesi di marzo e aprile, la Comunità di Sant’Egidio aveva già intensificato ulteriormente la solidarietà con chi ha subito in modo più diretto le conseguenze della crisi, come famiglie in difficoltà, anziani soli – a casa e nelle RSA – bambini e ragazzi delle periferie, senza dimora e detenuti. Una rete di supporto che è scattata in tempi rapidissimi, grazie soprattutto al fatto che i volontari “c’erano già” accanto alle persone, e che “c’era già” anche il supporto di chi, in prima fila la Costa Crociere Foundation, da anni sostiene in modo strategico e articolato i progetti di Sant’Egidio per promuovere cambiamenti duraturi nella vita dei più fragili della città: dal progetto “Un tetto per chi non ce l’ha”, che da sei anni offre il ritorno alla normalità a decine di donne e uomini costretti alla vita di strada, sino al mezzo milione di pasti caldi e freddi serviti sino ad oggi nella mensa di piazza Santa Sabina o distribuiti ai bisognosi in diverse aree della città.