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La cascate della Marmore e la leggenda di Nera e Velino

La cascata delle Marmore, secondo la leggenda, nasce dallo sfortunato amore fra Velino e Nera. Poeti e scrittori, affascinati dal fragore delle acque e dalla bellezza della natura , hanno reso immortale la cascata delle Marmore.

La cascata della Marmore, la leggenda

La ninfa Nera era la bellissima figlia del dio Appennino. La ragazza si innamora, contraccambiata, del pastore Velino. Il loro amore segreto viene scoperto da Giunone. La dea non accetta che una ninfa possa amare un uomo semplice come Velino. Per troncare il loro legame porta Nera sul Velino trasformandola nel Nera. Il povero amante non riuscendo più a trovare la sua ninfa si rivolge alla Sibilla che gli svela la verità. Velino così raggiunge la rupe delle Marmore e nel tentativo di raggiungere la sua Nera si butta giù. Per intervento di Giove, il ragazzo diventa acqua e si  riunisce alla sua compagna.

Da allora, scorrono insieme, impetuosi ed appassionati. Dal loro amore sfortunato ha avuto origine la cascata delle Marmore.

La cascata delle Marmore

Il nome deriva dal biancore delle rocce che con lo scintillio delle acque sembrano di vero marmo.

Si trova in Umbria, in un contesto naturalistico di altissimo livello come quello del parco fluviale del Nera. Si tratta di una delle cascate più alte d’Europa. Il salto compiuto dal Velino è pari a 165 metri.
 

Le sue acque sono state incanalate sin dall’epoca dell’antica Roma. Sono stati proprio i romani a bonificare la zona ricca di acquitrini. In seguito, la potenza della cascata è stata sfruttata per la produzione di energia elettrica. Per poter ammirare la cascata in tutta la sua bellezza è necessario visitarla in determinati orari.

Il Velino ed il Nera alimentano la centrale idroelettrica Galletto, aperta nel 1929 con lo scopo di produrre energia utile al sistema industriale locale. La centrale è tutt’ora funzionante.

L’ecosistema di questo territorio, oltre ad essere protetto, è ricco di specie rare come il gheppio. I prati si alternano alla macchia mediterranea, a boschi di lecci e ad alcune varietà endemiche. 
 Il paesaggio è puntellato da cavità creata nei secoli dal continuo scorrere dell’acqua.
La località si può raggiungere anche a piedi, seguendo alcuni sentieri tracciati.

Arrone uno dei borghi più belli

Arrone si trova a breve distanza dalle Marmore ed è uno dei borghi dell’ Umbria più belli d’Italia.

L’abitato più antico, detto “la terra” si è sviluppato nei pressi del castello all’interno del quale si trova la chiesa di san Giovanni. La chiesa, in stile gotico, è adornata con alcuni affreschi risalenti al XV secolo.
L’altro quartiere storico è detto di santa Maria; l’omonima chiesta custodisce preziosi dipinti risalenti al XVI secolo. Il borgo è caratterizzato da palazzi, stradine e costruzioni in pietra che riportano al medioevo.
Da non perdere il suggestivo santuario della Madonna dello scoglio che, come suggerisce il nome, è posto su un’altura dalla quale si scorge un panorama indimenticabile.

Sono tante le attività che si possono svolgere nelle vicinanze di Arrone. Trekking, cicloturismo, arrampicate ma anche escursioni in santuari e monasteri. Invece, per chi ama lo sport sul fiume Nera è possibile dedicarsi alla canoa.

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