Trentino Il campanile di Resia e la sua leggenda
Il campanile di Resia, in Trentino Alto Adige, affiora dalle acque limpide dell’omonimo lago. La leggenda vuole che il campanile di Resia continui a suonare ancora nelle notti più fredde dell’inverno.
Il campanile di Resia e la leggenda
Il campanile è l’unica parte della chiesa di Curon che sia oggi visibile. L’edificio trecentesco fu sommerso in seguito alla costruzione di un grande bacino artificiale.
Negli anni 1950 con il completamento dei lavori, tutto il centro abitato di Curon venne sommerso dalle acque. Soltanto l’elegante campanile riuscì a scampare all’oblio ed ancora oggi fa bella mostra di sè. Secondo la leggenda, durante le notti più fredde, si possano sentire distintamente le campane di Curon.
Nonostante siano state rimosse dalla torre campanaria prima di procedere con l’apertura della diga il rintocco delle antiche campane non si sarebbe mai interrotto.
L’atmosfera incantata del posto diventa ancora più magica d’inverno quando il lago si ghiaccia e l’antico campanile diventa, nuovamente, raggiungibile.
Il campanile di Resia e la diga
Il lago di Resia è un bacino artificiale della Val Venosta, ed è il più esteso del Trentino Alto Adige. La diga è stata creata unendo il lago di Curon, di san Valentino alla Muta e di Resia. La costruzione della diga prevedeva lo spostamento del centro abitato, che sarebbe stato allagato così come una parte dei terreni circostanti.
Gli abitanti del luogo non accettarono di buon grado la decisione di sommergere il paese e le campagne e cercano, invano, di opporsi. Il progetto avrebbe lasciato molte famiglie senza terra e senza più un’identità.
Le loro proteste però furono sufficienti a bloccare l’avanzata dei lavori che trasformarono profondamente il territorio.
Il completamento del grandioso progetto, iniziato negli anni 1930, a causa della seconda guerra mondiale avviene soltanto nel 1950. L’antico borgo venne cancellato ed il nuovo paese di Curon venne costruito più a monte.
Il campanile di Resia e la Val Venosta
Il lago di Resia è considerata una delle destinazioni più magiche ed affascinanti del Trentino. Le acque cristalline, l’incanto della chiesa sommersa e la possibilità di svolgere molte attività sportive, come la corsa ed il ciclismo, attirano turisti da ogni dove. Molto apprezzata anche l’enogastronomia locale caratterizzata da ottimi formaggi e pani a base di cereali antichi.
E’ poi possibile sciare, praticare trekking ed ammirare il massiccio dell’ Ortles che supera i tremila metri d’altitudine ed è formata da tre vette. Una delle più note è Re Ortles la cui altezza oltrepassa i tremila metri. Il gruppo Ortles Cevedale che ricade nel parco dello Stelvio. Il parco, fondato nel 1935, permette di godere di paesaggi unici e perfettamente conservati. Ha un’estensione che supera i 134mila ettari dove vivono volpi e cervi e fioriscono piante rare come la stella alpina.
La varietà degli ambienti rendono il parco un luogo unico che può essere ammirato durante tutto l’anno. Oltre alle attività prettamente invernali, come lo sci e le ciaspolate, è possibile camminare nel verde, fare arrampicata, osservare gli animali ed approfondire la conoscenza delle tradizioni delle valli.
Al suo interno si trovano importanti ghiacciai come La mare.