Il mostro del Lago di Como, il Lariosauro

Il mostro del Lago di Como è noto come Lariosauro. Gli avvistamenti del mostro del Lago di Como si sono susseguiti negli anni ma della sua esistenza mancano prove scientifiche.
Il mostro del Lago di Como
Il Lariosauro si nasconderebbe nelle cavità del Lago di Como o Lario. Si tratterebbe di un essere di grandi dimensioni avvistato per la prima volta nel 1946. Successivamente, altri testimoni affermarono di aver visto un esemplare simile ad una grossa anguilla nuotare velocemente o emergere dai fondali.
Negli anni 1950 la possibile presenza del Lariosauro sembrò confermata da un’immersione con un batisfera. Gli esperti avevano notato un grande mostro il cui capo ricordava un coccodrillo. Il misterioso abitante del Lago si sarebbe nuovamente fatto notare nel 2002. Si parlò di uno strano animale il cui corpo poteva assomigliare ad un’anguilla.
La leggenda del mostro è resa ancora più interessante dai collegamenti che sono stati fatti con un rettile preistorico realmente esistito. Sul Lago, esattamente a Perledo, nel 1830 sono stati ritrovati due esemplari di Lariosaurus balsami. Il rettile acquatico nuotava nelle acque del Lario ed aveva un corpo di forma allungata. Uno dei reperti si trova esposto presso il museo di Monaco di Baviera. Il Lariosaurus balsami, il cui corpo era lungo poco oltre un metro, era dotato di zampe corte e palmate e si nutriva di pesce.
Il Lago di Como
E’ conosciuto anche con il toponimo di origine latina Lario. Dopo il Lago di Garda ed il Maggiore è il più grande d’Italia e fra i più profondi di tutta Europa. Si trova in Lombardia e la sua forma ricorda una y rovesciata.
La sua bellezza ha conquistato nei secoli scrittori, politici e personaggi dello spettacolo che lo hanno eletto come luogo per la villeggiatura.
Sulle sue rive si affacciano molte ville eleganti dove hanno soggiornato Giuseppe Verdi, Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio e Bellini. Antonio Fogazzaro possedeva ad Oria una bellissima dimora poi donata dal pronipote per rendere il bene fruibile a tutti. Proprio in questa cornice lo scrittore ha concluso uno dei suoi romani più noti “Piccolo mondo antico”.
Sono presenti anche hotel esclusivi.
Di grande interesse artistico è Villa Carlotta, un’elegante residenza seicentesca. Al suo interno si trovano opere dello scultore Antonio Canova e quadri come “L’ultimo bacio dato da Romeo a Giulietta” di Francesco Hayez. La dimora è immersa in un parco visitabile che si estende per 8 ettari, fra fontane, felci ed azalee.
Il Lago di Como ed Alessandro Manzoni
Alessandro Manzoni ha reso immortale il Lario grazie al romanzo “I promessi sposi”. Villa Manzoni è costruita in stile neoclassico e si trova al quartiere Caleotto. E’ appartenuta per generazioni alla famiglia dello scrittore ed il padre Pietro riposa qui. La vendita della proprietà, avvenuta nel 1818, lascerà in Alessandro Manzoni un certo dispiacere. Già nel 1940 Villa Manzoni è annoverata fra i monumenti nazionali.
Passata negli anni 1960 al Comune oggi ospita una ricca galleria comunale d’arte ed il museo manzoniano. Qui è possibile ammirare scritti, suppellettili, mobili e documenti appartenuti allo scrittore.