Lo Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà (SMIS) sostiene con fermezza l’appello dell’Unione Internazionale degli Arabi del 48 (U.I Arabi 48) indirizzato “all’Europa, Italia e all’ONU per fermare l’annessione del 30% di Cisgiordania da parte d’Israele non condiviso assolutamente dai palestinesi nel mondo e da tantissimi paesi che hanno il coraggio di esprimersi in modo chiaro e senza ambiguità a favore della libertà e l’indipendenza di uno Stato palestinese garantendo tutti i diritti essenziali e la sicurezza per tutti”.
Lo SMIS, convinto e considerato la centralità della Questione Palestinese in Marocco e nelle sue attività di solidarietà in Italia, sostiene la dichiarazione di Foad Aodi presidente onorario dell’Organizzazione per l’Eccellenza Palestinese, in cui “lancia allarme sulla decisione da parte d’Israele di mettere a rischio ogni forma di trattativa e dialogo con l’Autorità Palestinese”.
Ricordiamo le posizioni dell’avanguardia storiche del Marocco sia popolare che istituzionale pubbliche relative al diritto del popolo palestinese, nella sua resistenza e nella sua lotta legittima per liberarsi dall’occupazione israeliana.
Per noi marocchini è una causa centrale e nazionale. Il nostro Re Mohammed VI è presidente del Comitato Al-Qods che fa parte dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI) che rappresenta più di un miliardo di cittadini che sta svolgendo azioni straordinarie a favore dei palestinesi.
Lo SMIS riconferma la solidarietà marocchina con il popolo palestinese per recuperare tutti i suoi diritti nella realizzazione del suo Stato nazionale indipendente con Al-Qods come capitale.
Lo SMIS che si posiziona chiaramente nella parte dello Stato Palestinese guidato dal Presidente Mahmoud Abou Mazen, sostiene l’appello all’Europa, Italia e all’ONU per far rispettare tutti i diritti del popolo palestinese e di impedire l’annessione dei territori occupati palestinesi da parte di Israele.
Mercoledì 01 luglio 2020
Firme
Yassine Belkassem
Yahya El Matouat
