Crisi Libica: la posizione de “fratelli marocchini”
Crisi libica: Aguila Saleh si rallegra del sostegno dei “fratelli marocchini” Il presidente della Camera dei rappresentanti libica, Aguila Saleh, si è rallegrato del sostegno manifestato dai “fratelli marocchini” per la risoluzione della crisi in Libia.
“Abbiamo ricevuto il pieno sostegno dei fratelli marocchini che non risparmieranno alcuno sforzo per contribuire a trovare una soluzione, in coordinamento con la comunità internazionale e l’ONU”, ha detto Aguila Saleh in occasione di una conferenza stampa svoltosi lunedì a Rabat con il suo omologo marocchino Habib El Malki. Riprendendo l’iniziativa della Camera dei rappresentanti libica, Saleh ha dichiarato di non violare in alcun modo l’accordo di Skhirat, firmato in Marocco tra le parti libiche nel dicembre 2015. Le iniziative presentate per risolvere il conflitto, tra cui quella del parlamento libico, mirano a trovare una soluzione che sia compatibile con l’accordo di Skhirat e con la Conferenza di Berlino, ha detto, precisando che la mancata attuazione di questo accordo politico (di Berlino) trova origine nell’incapacità di realizzare quanto concordato a Skhirat, ossia gli accordi in materia di sicurezza, il processo decisionale all’unanimità e ottenere la fiducia del parlamento libico. A suo parere, qualsiasi soluzione passa attraverso la formazione di una nuova autorità incaricata di gestire gli affari del paese fino all’elaborazione di una Costituzione e lo svolgimento di elezioni presidenziali e legislative. Inoltre, il responsabile libico ha condannato l’ingerenza turca negli affari libici, che, ha detto, “era prima politica, ma oggi è diventata militare, che opera in vista e a conoscenza di tutti”. Ha quindi deplorato l’assenza di reazione volta a porre fine a questa ingerenza turca, che attualmente si presenta purtroppo “assolutamente legittima”. Oltre a Habib El Malki, Saleh Aguila ha incontrato anche il presidente marocchino della Camera dei consiglieri Hakim Benchamach