Società

L’Europa unita e i suoi protagonisti – 400 libri a scuole e biblioteche del Lazio

Gli scatti di Carlo Riccardi raccontano il lungo percorso, avviato nel lontano 1950 dai singoli Stati europei e dai loro rappresentanti,  fino alla nascita della moneta unica, datata 3 maggio 1998.
COMUNICATO STAMPA, IMMAGINI E DIDASCALIE IN FONDO ALLA MAIL

Roma, agosto 2020 – Sono partite dall’ufficio postale romano di Piazza Mazzini, 400 copie del libro fotografico “L’Europa unita e i suoi protagonisti – Dalla dichiarazione Schuman all’Euro” (AGR, 2020), dirette a 330 scuole e 70 biblioteche di Roma e del Lazio.

Il volume, che fa parte del progetto realizzato con il contributo del programma di attività della Regione Lazio concernente la Storia e la Memoria: Iniziative per la costruzione di un archivio della memoria storica del Lazio (Determinazione Dirigenziale 21 marzo 2019, n. G03290: Memoria di Giunta Regionale 23 ottobre 2018), avrebbe dovuto accompagnare una mostra fotografica e un tour nelle scuole del Lazio, per trasmettere agli studenti di scuole medie e superiori l’idea che l’Europa non è fatta solo da Istituzioni, ma è composta soprattutto da persone.

Purtroppo quest’anno anche la Festa dell’Europa, che ricorre il 9 maggio per celebrare la storica “dichiarazione Schuman”, è stata oscurata dalla diffusione globale della pandemia di Covid-19, e con essa le tante iniziative che avrebbero voluto celebrare la grande intuizione di 70 anni fa, compreso il progetto realizzato con il materiale proveniente dall’Archivio Storico Fotografico Riccardi e dagli archivi della Commissione e Parlamento europeo.

La dichiarazione, rilasciata nel 1950 dall’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman, proponeva la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio, i cui membri avrebbero messo in comune le proprie produzioni.
La CECA, formata da Francia, Germania Ovest, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, è stata quindi la prima di una serie di istituzioni europee sovranazionali che avrebbero condotto a quella che oggi si chiama “Unione europea”.

Da quel giorno di 70 anni fa sono accaduti numerosi eventi – sottolinea Giovanni Currado, curatore dei lavori di ricerca e restauro delle immagini – che hanno modificato la geografia politica del nostro continente. L’Istituto Quinta Dimensione, in collaborazione con Archivio Riccardi e con il sostegno della Regione Lazio e di Eurispes, ha voluto avviare quindi un racconto storico fotografico che ha come tema i protagonisti di tale evoluzione”.

L’Archivio Riccardi, oltre a conservare le foto dei “Trattati di Roma” realizzate dal grande fotografo Carlo Riccardi nel marzo 1957, ha ritrovato nel suo catalogo anche numerose immagini di eventi che simboleggiano la voglia delle istituzioni e dei cittadini di “appartenere a qualcosa di grande”.
Manifestazioni e congressi, convegni, eventi e votazioni, tutti i piccoli-grandi momenti che hanno costituito i passi volti al concretizzarsi del senso di appartenenza europeo, vengono accompagnati da uno studio approfondito, condotto da Eurispes, riguardante il giudizio dei cittadini italiani verso le istituzioni europee e il maturare del senso di appartenenza al grande progetto comunitario.
 
Le persone che hanno voluto l’Europa – ha dichiarato Maurizio Riccardi, promotore e curatore del progetto –, spesso hanno combattuto per farci ottenere quella condizione sociale, relazionale e politica, che oggi diamo per scontata, ma che purtroppo è sempre in bilico a causa di interessi economici, speculazioni, desiderio di sopraffazione o conservazione. Proprio per tale motivo è necessario conoscere l’Europa, gli sforzi compiuti e i risultati ottenuti. Per questo occorre un’Europa solida, che raccolga la sua forza dai propri cittadini, dalle persone comuni che comprendono che l’unica prosperità sostenibile la si ottiene con la pace e con i diritti di tutti i suoi abitanti”.
 
Il lavoro è accompagnato inoltre da tre importanti contributi di Lorenzo Bini SmaghiMario Morcellini e Gian Maria Fara: tre interviste raccolte dalla redazione di Agrpress.it a studiosi illustri che con il loro lavoro hanno più volte messo in campo un profondo sentimento europeista e che in questo progetto richiamano l’importanza e la centralità dell’Unione europea nel suo percorso storico, dalla nascita fino ai recenti eventi connessi alla crisi sanitaria mondiale.
 
Il progetto “L’Europa unita e i suoi protagonisti”, in continuo aggiornamento sarà presto disponibile per altre scuole che ne faranno richiesta con presentazioni online e in presenza, per cercare di accrescere il sentimento di comunità nelle nuove generazioni.

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L’Istituto Quinta Dimensione è un’associazione culturale che ha come scopo statutario quello di organizzare e realizzare la produzione, la diffusione e la distribuzione delle proprie e altrui opere; la valorizzazione intellettuale, artistica e d’immagine mediante iniziative e servizi nel settore della cultura, dell’arte e dello spettacolo; l’identificazione e la realizzazione di progetti culturali e sociali per l’informazione e la formazione dei giovani e degli adulti; l’organizzazione di corsi, seminari, stage di formazione, mostre, rassegne, concorsi a carattere culturale. Grazie all’accordo stipulato per la gestione dell’Archivio Fotografico Riccardi, l’Istituto Quinta Dimensione si propone di contribuire alla diffusione della cultura della memoria coinvolgendo gli iscritti nella raccolta, nella catalogazione e nella diffusione di documenti storici, con particolare attenzione ai documenti fotografici.

L’Archivio Fotografico Riccardi è iscritto presso la Soprintendenza Archivistica per il Lazio in quanto considerato Patrimonio di Interesse Nazionale. Raccoglie oltre tre milioni di negativi originali che ritraggono infiniti momenti più o meno noti della vita politica, sociale e di costume che hanno caratterizzato gli ultimi 75 anni di Storia italiana. L’Archivio necessita di uno studio continuo e approfondito che possa portare alla luce, e quindi rendere consultabili, le immagini contenute. È stato realizzato negli anni dal paparazzo per eccellenza, Carlo Riccardi, e conservato con cura dal figlio Maurizio. Rappresenta un tesoro di informazioni su eventi e personaggi: costituisce infatti una miniera di informazioni fotografiche e consente di ricostruire la nostra storia non solo attraverso le foto dei divi che popolavano lo star-system del dopoguerra o dei politici che di fatto hanno scritto la storia della Repubblica Italiana, ma anche con l’ausilio di foto che ritraggono le persone comuni protagoniste della vita reale. 

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